Tempi d'attesa: "La Regione non ha dati certi"

Il Movimento Cinque Stelle boccia l'assessore Saitta.

Tempi d'attesa: "La Regione non ha dati certi"
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Tempi d'attesa: "La Regione non ha dati certi"- Il Movimento Cinque Stelle boccia l'assessore Saitta.

Tempi d'attesa: "La Regione non ha dati certi"

Sui tempi d'attesa per le prestazioni sanitarie la Regione Piemonte brancola o quasi nel buio. Queste le conclusioni a cui è giunto Davide Bono, Consigliere regionale M5S Piemonte e Vicepresidente Commissione regionale Sanità.

L'assess0re Saitta in aula non ha saputo dare cifre certe e aggiornate. Intanto da uno studio dell'Ires si scopre che i tempi aumentano e tanti ricorrono sempre più alla sanità privata o emigrano in altre regioni per esami e visite specialistiche.

La posizione del Movimento Cinque Stelle

"A 4 anni dall'insediamento l'assessore alla Sanità Saitta si presenta in Consiglio regionale senza numeri precisi sul reale stato delle liste d'attesa nelle ASL piemontesi. Una figuraccia esportata anche a Roma. Al Ministero della Salute, impegnato nella riduzione dei tempi su scala nazionale, per il Piemonte sono stati inviate tabelle con alcune timide azioni poste in essere dalle ASR che dimostrano le difficoltà della Regione e la mancanza di una regia complessiva per l'intero territorio.

Gli unici dati concreti su cui ragionare provengono dallo studio “Liste d'attesa = diritti negati” realizzato da IRES su mandato delle organizzazioni sindacali e pubblicato nel dicembre scorso. Dall'analisi emerge una riduzione complessiva dei servizi erogati (visite e prestazioni mediche) alle quali però corrisponde, paradossalmente, un generale innalzamento dei tempi d'attesa.

I malati emigrano altrove

Queste sono le conseguenze evidenti della mancanza di personale nelle varie ASL piemontesi, frutto delle mancate sostituzioni dei pensionamenti. Da questo ne deriva una crescente mobilità verso il privato puro o verso le regioni confinanti dove i sistemi sanitari funzionano meglio.

Chiederemo nel prossimo Consiglio regionale, con un ordine del giorno, l'attivazione di strumenti di analisi e rendicontazione pubblica delle liste di attesa, nonché un piano di comunicazione ai cittadini delle modalità di prenotazione e funzionamento della sanità piemontese".

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