Insulti razzisti contro operatore Cri bufera sulla Lega
Bufera sulla Lega per il comportamento del Segretario cittadino Gianpiero Borzoni.
Insulti razzisti contro operatore Cri bufera sulla Lega per il comportamento del Segretario cittadino Gianpiero Borzoni.
Insulti razzisti contro operatore Cri
La bufera che si è scatenata sul segretario cittadino della Lega Nord Gianpiero Borzoni, ha assunto ormai un rilievo nazionale, anche perché, sin da subito i partiti rivali, primo fra tutti il Pd, hanno subito cavalcato la vicenda in chiave politica ed elettorale.
I fatti
Nella notte fra il 19 e 20 dicembre un'ambulanza della Croce Rossa è intervenuta presso l'abitazione di Borzoni per soccorrere il padre dell'esponente leghista che stava male. Il capomacchina, assistito da un collega, è un cittadino italiano di origini marocchine che opera da sei anni nella Croce Rossa.
Scattano subito delle incomprensioni con il figlio della persona soccorsa, Gianpiero Borzoni. Quando il capomacchina ricorda a Borzoni che tocca a lui, come responsabile sul campo, decidere come procedere l'atmosfera si scalda ulteriormente. E' in questo momento in cui il segretario leghista trascende e pronuncia gli epiteti incriminati tra cui: "Marocchino di m... devi andare al tuo paese e non toccare la barella". Allo sfogo assistono sei testimoni. Esiste pure una registrazione audio, oltre al rapporto dell'equipaggio intervenuto. Il dipendente della Cri ha poi sporto denuncia per ingiurie e si andrà in Tribunale.
Le reazioni
Non appena la vicenda è diventata di dominio pubblico si è scatenata la reazione del Pd. Il partito in un comunicato butta tutto in politica, anzi in campagna elettorale, con un tempismo sospetto rispetto all'uscita della notizia.
Ora è evidente che nessuno è autorizzato a proferire insulti così odiosi. Però è altrettanto evidente la strumentalizzazione politica in atto.
Borzoni con un comunicato ha ammesso e chiesto scusa. Bisognerà ora vedere se l'uomo politico si autosospenderà dalla carica o se sarà la stessa Lega a farlo, oppure se la scelta sarà quella di non fare nulla.
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