Commercianti Santhià polemica sulla Ztl

Il caso discusso in consiglio comunale

Commercianti Santhià polemica sulla Ztl
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Commercianti Santhià chiedono di rivedere l’orario di chiusura del corso Nuova Italia.

Commercianti Santhià il confronto in consiglio

Non cambia niente. E' questo il risultato della seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Santhià, tenutosi lunedì 4 dicembre, richiesto dalla minoranza sulla questione ZTL, alla presenza dei commercianti. Dopo la lettura del verbale della seduta precedente è stato esaminato l'unico punto all'ordine del giorno: rivedere l'orario della zona a traffico limitato. La minoranza ha fatto riferimento alla crisi economica, del quadro desolante di Santhià negli ultimi anni.

«Quattro attività in chiusura»

«E' dal 2011 che tutto questo incide sul nostro commercio - hanno affermato i consiglieri - Entro fine anno chiuderanno quattro attività. Premesso che la crisi ha intaccato il commercio della nostra cittadina, non ci sono industrie e c'è stata una riduzione del potere d'acquisto, bisogna rivedere la scelta politica. C'è il dovere di valutare con obiettività la situazione e rivedere l'orario di chiusura di corso Nuova Italia. Chiediamo un periodo sperimentale di 6 mesi, o anche meno, con apertura tutto il giorno durante la settimana e chiusura il sabato e la domenica».

«Ci sono malumori e proteste da anni - continua Luca Dibitonto - supplichiamo per un cambiamento. Vi preghiamo, prima che sia troppo tardi. Non siate indifferenti a questo». Parole di frustrazione, di paura per il futuro.

La posizione del sindaco

«Io non mi sono sottratto all'incontro proposto dai commercianti - dice il sindaco Angelo Cappuccio - Incontro i cittadini con varie opinioni, la soluzione della maggioranza è mattino aperto e pomeriggio chiuso. Ripercorrendo il programma amministrativo la Lista Civica proponeva ZTL permanente e oggi abbiamo rivisitato la proposta con l'attuale soluzione, favorendo le commissioni veloci come pane e giornali. Le persone con difficoltà di spostamento hanno un tesserino di permesso».

«L'Amministrazione precedente - continua Cappuccio - avrebbe potuto anticipare l'apertura del Corso, ma non l'ha fatto. Domandatevi il perché. La pavimentazione difficilmente può sostenere il traffico veicolare. L'ultimo tratto del Corso, da via Tricerri, ha subito molti lavori di riparazione».

Nonostante i vari interventi della minoranza, che hanno ribadito la questione della comodità per alcune persone di poter accedere al centro città in auto e quindi incrementare anche se magari non di molto il commercio, la valutazione di tenere i negozi aperti solo al mattino e la consapevolezza che Santhià diventerà una città fantasma, la maggioranza ha risposto “picche”, votando a sfavore, restando comunque aperti ad accettare tutte le iniziative che possano far rifiorire l'economia locale.

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