TRUFFE: La Camera di Commercio denuncia due ditte

Pubblicità ingannevole, segnalazione al Garante della Concorrenza

TRUFFE: La Camera di Commercio denuncia due ditte
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Pubblicità ingannevole, segnalazione al Garante della Concorrenza

Due nuove truffe denunciate dalla Camera di Commercio di Biella e Vercelli all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Riportiamo integralmente il "report" perché è esemplare di questo tipo di fregatura che si può prendere se non si controllano con attenzione i dati e le diciture di determinati bollettini di pagamento, concepiti per confondere le idee, inducendo a pagare dei bei soldi (anche 400 euro) non per regolarizzare posizioni camerali o di altri enti, ma per inutili abbonamenti pubblicitari. Si tratta di pubblicità ingannevole e le multe sono salate di centinaia di migliaia di euro, però c'è sempre chi ci prova, con sedi all'estero, peraltro.

La Camera di Commercio di Biella e Vercelli ha segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato un nuovo tentativo di truffa, in seguito alla comunicazione da parte di alcune aziende della ricezione di una lettera che si presenta come un modulo di pagamento necessario per convalidare la registrazione di un marchio, in precedenza depositato all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi dalle aziende contattate, contenente informazioni ingannevoli relativamente alla natura e alle caratteristiche del servizio pubblicizzato. Con tale nota viene richiesto il pagamento per la registrazione del marchio per 10 anni nel “Registro dei Marchi Italiani”. Le aziende destinatarie della comunicazione commerciale sono indotte a credere che tale registro corrisponda a quello ufficiale tenuto dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, sia perché è citato nel testo, sia perché l’impresa ha presentato precedentemente la domanda di tutela legale a livello nazionale. Per iscriversi al “Registro dei Marchi Italiani” è necessario effettuare il pagamento, entro un termine molto breve, della somma indicata nel modulo, pari a €110,00 per ogni classe di beni e servizi della classificazione di Nizza richiesta. I dati relativi alla società beneficiaria, A-286 SUARL con sede in Tunisia, non sono riportati nella nota (indicati un indirizzo e un recapito telefonico di Roma) ma risultano solo sul sito internet scritto nella lettera www.marchi-italiani.org nelle condizioni di contratto “Disposizioni del regolamento di Registro dei Marchi Italiani”. Tale registrazione comporta l’iscrizione, a fini pubblicitari, in una banca dati e non ha nulla a che vedere con il deposito e la durata della tutela giuridica presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
Per un caso simile sono state sanzionate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (bollettino n. 5 del 13 febbraio 2017) le società ELLAN Sp.z o.o. e Registro Centrale dei marchi e delle invenzioni SP.Z.o.o., entrambe con sede a Varsavia (Polonia), che gestiscono la banca dati on line denominata “Registro Centrale dei marchi e delle invenzioni”, accessibile tramite i siti internet www.ellan.info e www.proprieta-industriale.it. Sono state condannate, ciascuna, a una sanzione amministrativa pecuniaria di € 200.000 per aver inviato alle imprese con sede in Italia una nota che si presenta come un modulo di pagamento necessario per convalidare la registrazione presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. In realtà il servizio offerto consiste nell’inserimento in una banca dati pubblicitaria. Nelle comunicazioni ricevute dalle imprese viene fatto riferimento a “Registro dei Marchi d’Impresa” oppure “Elenco dei marchi Registrati”, “Elenco delle Proprietà Industriali”, “Lista dei Riservati Brevetti e Stemmi d’impresa”.

La seconda segnalazione fatta dalla Camera di Commercio di Biella e Vercelli all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in seguito a comunicazione da parte di alcune aziende, riguarda la richiesta di pagamento tramite bollettino postale precompilato intestato a "REGISTRO TELEMATICO IMPRESE - Centro Servizi Telematici V.S. Segreteria Nazionale - Uffici Divisione del Protocollo". Nella parte centrale del bollettino è indicato "Riservato agli Iscritti C.C.I.A.A CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA” e le frasi riportate inducono a pensare si tratti di un pagamento dovuto alla Camera di Commercio; si tratta, invece, di un'attività commerciale a fini pubblicitari. Viene richiesto il versamento della somma di € 398,00 per essere inseriti nella sezione mediatica del centro servizi telematici verifiche settoriali e comparire nel sito www.registrotelematicoimprese.it. Pagando il bollettino le aziende non adempiono a obblighi camerali ma vengono inserite in repertori e portali pubblicitari.
La Camera di Commercio di Biella e Vercelli rinnova il suo invito, a chi dovesse ricevere queste comunicazioni, a rivolgersi sempre all'ente camerale di riferimento, alla propria associazione di categoria o al proprio professionista di fiducia, per verificare se si tratta di un vero adempimento obbligatorio o di un'offerta commerciale mascherata come tale.
Nei momenti di crisi, si moltiplicano i casi in cui abili ingegni sfruttano la distrazione delle imprese destinatarie. Solo con la prudenza e l'attenzione si possono evitare raggiri che possono avere conseguenze spiacevoli e costose.

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