Non solo Amazon: 2370 assunzioni in vista

Secondo i dati della Camera di Commercio è questo il numero di addetti che le aziende dicono di voler impiegare in questi mesi sul territorio provinciale, sono stime in un sondaggio, ma fanno capire che esiste un effetto ripresa.

Non solo Amazon: 2370 assunzioni in vista
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Secondo i dati della Camera di Commercio è questo il numero di addetti che le aziende dicono di voler impiegare in questi mesi sul territorio provinciale, sono stime in un sondaggio, ma fanno capire che esiste un effetto ripresa.

Le reti imprenditoriali della provincia di Vercelli promettono posti di lavoro: 2.370 persone servono, secondo le stime delle aziende, da qui a settembre per soddisfare le esigenze produttive. Lo rende noto la Camera di Commercio sulla base dei risultati dell’indagine Excelsior sulle previsioni occupazionali.
Andiamo a vedere, nel dettaglio, dove avverranno queste assunzioni (qualcuno ha iniziato da luglio per cui è possibile che alcuni di questi posti siano già attivi).
Il numero di assunzioni previste previste in provincia di Vercelli è come detto pari a 2.370, di cui 900 nell'industria e 1.460 nei servizi.
E anche in questo caso la piccola e media impresa (fino a 50 dipendenti) assorbirà quasi il 60% delle entrate previste e sul totale delle attività imprenditoriali presenti nel Vercellese sono il 18% quelle che hanno intenzione di assumere personale.
Le assunzioni dirette alle dipendenze sono previste nell'80,7% dei casi, mentre le restanti entrate previste di lavoratori si dividono tra il 12,1% di contratti di somministrazione e il 6,6% di collaborazioni. I contratti a tempo indeterminato o di apprendistato riguarderanno il 28% del personale coinvolto, mentre nel 72% dei casi si tratta di lavori a tempo determinato. La difficoltà di reperimento della figura professionale adeguata per Vercelli riguarderà una assunzione su cinque, dato allineato con quello nazionale. Le professioni più difficili da trovare in provincia nel periodo sono i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (46,4%), gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (44,3%) e gli operatori della cura estetica (43,4%).
In merito al livello di istruzione solo nel 11% dei casi viene richiesta la laurea, nel 36% la qualifica professionale, nel 30% il diploma di scuola media superiore mentre il 23% delle nuove assunzioni non prevede una formazione specifica. Il 36% dei nuovi posti di lavoro interesserà giovani con meno di trent'anni, il 40% del totale riguarda le donne e nel 65% dei casi viene richiesta un'esperienza specifica nel settore.
Analizzando le assunzioni per tipo di profilo si evidenzia come il 27% riguarderanno professioni commerciali e dei servizi, dato quasi equivalente al 26% dei profili di operaio specializzato e conduttore impianti; il 20% (quota superiore alla media nazionale, che è del 18%) sarà destinata a dirigenti, specialisti, tecnici (ossia i profili “high skill”), il 19% a profili generici, l'8% a figure impiegatizie.

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