Ondata di caldo anomalo, agricoltura Alessandrina a rischio

Sul caldo di questi giorni e le possibili gelate successive c’è preoccupazione, timori per pesche e albicocche.

Ondata di caldo anomalo, agricoltura Alessandrina a rischio
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Le preoccupazioni della Coldiretti Alessandria: è intanto saltata ogni programmazione dei raccolti degli ortaggi.

Ondata di caldo anomalo, Coldiretti Alessandria lancia l’allarme

È la Coldiretti a lanciare l’allarme per l’agricoltura a causa di quest’ondata di caldo anomalo.
Mandorli, albicocchi e peschi sono pronti a sbocciare. Ma il guaio non sarebbe il raccolto in anticipo quanto in realtà, la possibilità, ancora a marzo, di eventuali gelate. Gelate che se si registrassero dopo il «risveglio» per il caldo di questi giorni, brucerebbero i fiori con danni incalcolabili per la produzione.

“Gli effetti di questo caldo anticipato rispetto alla primavera (con oltre 20 gradi nelle ore più calde) – sottolinea il presidente di Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco – si fanno già sentire sugli ortaggi dove è saltata ogni programmazione dei raccolti con broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie e bietole, che maturano contemporaneamente per le temperature primaverili”.

Temperature massime appunto oltre i 20 gradi (Casale Monferrato, per esempio, è stata inserita all’ottavo posto nelle città europee più calde, tra Londra e Zagabria, con una punta di 20,7 gradi centigradi, registrata il 26 febbraio), dai 2 agli 8 gradi superiori alla media, dicono da Coldiretti Alessandria, compromettono le coltivazioni che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con l’inizio del rigonfiamento delle gemme nelle piante da frutto. Soprattutto se poi arrivassero le gelate che rischiano di bruciare i fiori.

In Piemonte a risentirne potrebbero essere, soprattutto, la vite, le pesche e le albicocche

Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale

“Non corriamo ai ripari quando sarà troppo tardi, mai come in questo caso prevenire è meglio che curare. L’agricoltura piemontese, anche per effetto dei sempre più significativi cambiamenti climatici, non può fare a meno di assicurare le proprie produzioni agricole, adottando un’adeguata azione di gestione del rischio. Per questo è necessario – concludono Moncalvo e Rivarossa – incentivare il ricorso all’utilizzo di adeguate coperture assicurative attraverso i Consorzi di Difesa”.

Preoccupazione in Val Curone

Sul caldo di questi giorni e le possibili gelate successive c’è preoccupazione in Val Curone, è proprio il responsabile commerciale, Gianpiero Chiapparoli ad esprimere questo pensiero:

“Il timore esiste, le gemme però si sono appena mosse. In realtà avremmo tempo ancora una settimana prima della fioritura completa. E se le temperature calassero non andando oltre il livello di rischio, il “risveglio” potrebbe ancora fermarsi senza compromettere nulla». Chiapparoli spiega che le fioriture degli alberi da frutto hanno una diversa resistenza al freddo: fino a due gradi sotto lo zero le albicocche, fino a -4 le pesche, per esempio. L’anticipo del raccolto invece con questo caldo anomalo, sempre ovviamente evitando il manifestarsi di gelate, non creerebbe grossi disagi”.

Il direttore Coldiretti Alessandria, Robderto Rampazzo:

“L’anomalia climatica favorisce anche il divampare di incendi fuori stagione, facendo registrare un aumento del 1200% dei roghi nei primi due mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.

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