Paola Merlo nel ricordo dei suoi allievi

Le testimonianze di alcuni richiedenti asilo addolorati per la tragica morte della loro maestra.

Paola Merlo nel ricordo dei suoi allievi
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Paola Merlo nel ricordo dei suoi allievi. Le testimonianze di alcuni richiedenti asilo addolorati per la tragica morte della loro maestra.

Paola Merlo nel ricordo dei suoi allievi

Immagine di repertorio

Paola Merlo certamente non vorrebbe che il lavoro di una vita venga intaccato da sin troppo facili ragionamenti del tipo "si è fidata di un immigrato ed ecco com'è finita". La tragedia in cui ha perso la vita è trasversale al colore della pelle: può avvenire in tutte le famiglie. Allo sconcerto di tanti vercellesi e al dolore dei tanti amici si unisce il dolore dei ragazzi che negli anni Hanno imparato l'italiano al CPIA di Vercelli per l'istruzione degli adulti.
Non vogliono comparire con i loro nomi ma esprimono tutto il loro affetto per Paola. Abbiamo incontrato alcuni di loro, tutti  richiedenti asilo ospiti nei Cas del territorio, la maturità delle loro testimonianze è proprio la conferma più evidente del suo ottimo lavoro nel favorire il senso di ospitalità e di integrazione.

"Faceva piacere andare a scuola da lei"

"Io l'avevo conosciuta tramite un amico che mi aveva detto di andare da lei che era molto brava. Poi ho scoperto che molti che avevano cominciato la scuola un po' di malavoglia si erano poi impegnati molto grazie a lei e alla sua capacità di aiutare".

Un altro dei suoi ex allievi: "Io abito fuori Vercelli e lei mi aveva aiutato molto negli spostamenti per arrivare a scuola. Questa notizia mi addolora molto".

Sempre vicina ai suoi studenti

Diverse testimonianze la descrivono come sempre vicina ai suoi studenti, anche quando passavano alle classi superiori. "Si è interessata molto quando ho dato l'esame per la licenza media, è stata molto vicina e si interessava a tutti, anche a chi non era direttamente suo allievo".

"Una donna eccezionale che si prendeva tempo per insegnarti bene le cose. Per me il suo aiuto è stato fondamentale".

Mai vista arrabbiata

"Non l'abbiamo mai vista arrabbiata - dicono altri - o contrariata. Ad ogni passo ti chiedeva se avevi capito e se non era così ti ripeteva i concetti. oppure confortava dicendo: adesso stai un po' tranquillo poi riprendiamo".
"A me si era offerta di trovare una bicicletta per andare a scuola con più comodità".
"Mi aveva consigliato di leggere tanto i giornali e di ascoltare le canzoni italiane, per imparare più rapidamente e prendere confidenza con la lingua".

"Non basterebbe un giorno per raccontare di lei"

"Mi aveva preso in simpatia, diceva che ero bravo e che dovevo assolutamente arrivare all'esame di terza media e così è stato e ho preso il diploma".

Era, dunque, sempre orgogliosa e felice dei successi dei suoi ragazzi.

"Ci vorrebbe un giorno intero per dire quante persone ha aiutato e seguito con passione per il suo lavoro ma anche con amicizia".

Una vita donata all'insegnamento, al sindacato Cisl Scuola dove si era distinta a tutti i livelli ed era stimatissima per la sua preparazione.

Ha creduto nell'integrazione, nel valore che l'insegnamento ha in questa missione, si è spesa sempre senza risparmio. Aveva anche puntato molto nell'adozione di Caleb, velocizzando l'iter. Purtroppo poi le cose sono andate peggiorando fino al tragico epilogo.

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