Oltraggio alla Resistenza: il Comune denuncia, la Lega condanna il gesto

Oltraggio alla Resistenza: il Comune denuncia, la Lega condanna il gesto
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Oltraggio alla Resistenza: il Comune denuncia, la Lega condanna il gesto.

Oltraggio alla Resistenza: il Comune denuncia, la Lega condanna il gesto

Tutto regolare, anche le proteste, per il comizio di Salvini ma la giornata ha visto un episodio che sta facendo discutere.
Gadget della Lega sono stati apposti a coprire la coccarda lasciata ai caduti della Resistenza dal Comitato Antifascista.
Episodio avvenuto intorno alle 15, dunque mentre era in pieno svolgimento l'evento elettorale della Lega in via Vittorio Veneto-Corso Libertà.

Segnalazione e condanna del Comune

"Non si può tacere un fatto increscioso che è accaduto nel primo pomeriggio all’entrata di Palazzo di Città.

Guardando l’entrata da piazza Municipio, a sinistra, vicino alla lapide che ricorda i Caduti della guerra di Resistenza c’è una coccarda posizionata dal Comitato Vercelli Antifascista.

Intorno alle 15 sulla coccarda che ricorda i caduti della Resistenza sono comparsi una maglietta blu e un cappellino con il simbolo di un partito politico.
Si lamenta che il clima politico induca a mancare di rispetto a defunti e alla facciata di Palazzo di Città che appartiene indistintamente a tutti i cittadini.

Naturalmente la videocamera di servizio darà risposta circa i responsabili".

La Lega: "atto da condannare, difficilmente è stato un nostro militante"

Ed ecco la nota della Lega cittadina, firmata dal segretario cittadino Locarni.

"Mi dissocio completamente, anche a nome del mio partito, dal gesto che è stato messo in atto oggi (venerdì 24 maggio - ndr)all’entrata del Municipio di Vercelli.

Qui non c’entra nulla l’idea politica. Si tratta di un gesto sconsiderato e vergognoso al tempo stesso. Ovviamente non posso avere alcuna certezza che l’autore sia un nostro militante, anzi nutro parecchi dubbi.

Questa mattina, in occasione della visita di Matteo Salvini, avevamo due postazioni nelle quali si distribuivano gadget. E’ possibile che qualcuno abbia acquistato bandiera e cappellino per poi compiere quello che è, comunque, un gesto assurdo.

Però, al tempo stesso, non vi è alcuna certezza si tratti di un nostro militante. Le videocamere di sorveglianza avranno certamente ripreso il responsabile, o i responsabili, e posso affermare sin da ora che chiunque esso sia, o essi siano, ci costituiremo parte civile nei suoi o nei loro confronti. Non si infanga, qualunque sia l’ideologia politica, il ricordo di chi ha combattuto per la nostra libertà e per quelli che oggi sono diritti fondamentali della nostra comunità".

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