Caprette avvelenate: uccise con l'insetticida

Cinque animali erano morti, mentre altri erano rimasti intossicati

Caprette avvelenate: uccise con l'insetticida
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Caprette avvelenate: cinque animali erano stati trovati senza vita nei boschi di Arborio a dicembre. Altri, pecore e capre, erano rimasti intossicati.

Caprette avvelenate la sostanza

C'è più chiarezza sulla morte di alcune caprette avvenuta a dicembre, nei boschi di Arborio. L’amministrazione aveva allertato le autorità competenti che si erano subito messe al lavoro per capire le cause della vicenda. E proprio nei giorni scorsi è arrivato l’esito delle analisi di mais e risone conciato trovato accanto ai corpi senza vita degli animali.  «Si immaginava già che le bestiole fossero state avvelenate ma abbiamo comunque dovuto avviare le pratiche e gli accertamenti del caso per provvedere poi ad emanare una ordinanza che disponesse la bonifica dei territori coinvolti nella vicenda - sottolinea la sindaca Annalisa Ferrarotti -. E’ in effetti stato trovato un elemento velenoso, che è stato fatale per le caprette». Nei campioni prelevati è stato infatti riscontrato il “Methiocarb”. Facendo una semplice ricerca su internet si scopre che è un principio attivo, utilizzato in alcuni insetticidi.

La bonifica

«Con una ordinanza è stata disposta la bonifica dei luoghi individuati come teatro della tragedia per gli animali - prosegue Ferrarotti -.Attraverso l’aiuto di guardie zoofile e nuclei cinofili antiveleno si è provveduto alla eliminazione di tutte le esche che sono state poste in appositi contenitori che verranno poi smaltiti». La vicenda che aveva smosso l’opinione pubblica di Arborio ma non solo, sembra essersi conclusa. Anche se i responsabili del tremendo gesto non sono stati ancora identificati. «E’ difficile capire chi sia stato anche perchè in quella zona non ci sono delle telecamere che possono dare un aiuto ad identificare i colpevoli – conclude la prima cittadina -. E non ho nemmeno più avuto modo di entrare a contatto con il pastore del gregge che è stato colpito dalla vicenda, proprio perchè fa la transumanza. Posso dire che mi auguro di cuore che vicende simili non si verifichino più, nel rispetto degli animali e della salute pubblica. Ringraziamo comunque le forze dell’ordine per la professionalità e l’attenzione con cui hanno seguito il caso, primo nel suo genere nel nostro paese e ci auguriamo che sia anche l’utimo».

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