Via Palli: dalla discarica al progetto sociale

Spariti i rifiuti, l'area verrà usata per iniziative di valorizzazione dell'ambiente.

Via Palli: dalla discarica al progetto sociale
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Via Palli: la zona si trasforma grazie all'intervento di Marazzato. Diventerà "terreno fertile" per il progetto sociale di Legambiente.

Via Palli, la trasformazione

La orrenda discarica di via Natale Palli attigua alle case popolari di via Zambeccari non esiste più. L’ha smantellata sabato mattina il gruppo Marazzato con una ruspa e tre addetti dotati di tute e mascherine ad hoc. Lo scempio, che per anni ha oscurato questo pezzo di periferia (siamo a pochi passi dalla scuola materna «Andersen»), lascerà il posto al progetto sociale di Legambiente che prevede attività di tutela, manutenzione e valorizzazione dell’area, attraverso iniziative quali pulizia, impianto di alberi e arbusti, coltivazione biologica collettiva dimostrativa, corsi di orticoltura biologica e sensibilizzazione ambientale. A queste iniziative saranno invitati a collaborare i migranti, gli studenti e la generalità dei cittadini e delle associazioni.

Il lavoro

L’operazione è iniziata di buon mattino con gli operatori di Marazzato che hanno portato via diverse tonnellate di macerie e materiali edili, di cui buona parte contaminata da amianto, e 3 tonnellate di plastica, legno e rifiuti indifferenziati abbandonati dai vandali nel corso degli anni. Da quel momento mancherà solo l’assegnazione del terreno da parte del Comune a Legambiente per poter dare avvio al progetto. Nella fattispecie erano presenti gli assessori Emanuele Caradonna e Mario Cometti per cui l’operazione è andata felicemente in porto.

Rispetto ambientale

«Ci è sembrato naturale dare il nostro contributo - sottolinea Alberto Marazzato, direttore generale e proprietà del Gruppo - siamo molto soddisfatti di sostenere questo progetto di riqualifica del nostro territorio. Il rispetto dell’ambiente non può più essere una scelta, è diventato un dovere di tutti, e noi, come azienda di servizi ambientali, sentiamo di dover contribuire a creare questa consapevolezza, perché si può fare molto anche con piccoli gesti».

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