Versoprobo nel mirino incendiato centro migranti

In fiamme un edificio acquistato dalla cooperativa vercellese

Versoprobo nel mirino incendiato centro migranti
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Versoprobo nel mirino fiamme nello stabile per i richiedenti asilo.

Versoprobo nel mirino l’incendio nelle Marche

È un incendio di origine dolosa quello che, nella notte di Capodanno, ha devastato uno stabile di Spinetopoli, in provincia di Ascoli Piceno. L’edificio era stato acquistato dalla cooperativa Versoprobo, con sede a Vercelli. Avrebbe dovuto accogliere un gruppo di richiedenti asilo, in accordo con la prefettura.

Una tragedia scampata per poco

L’incendio, spiegano dalla cooperativa, è stato estremamente violento. Tutti e tre i piani dell’edificio erano stati interessati da inneschi con liquido infiammabile. I Vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare per quattro ore. Sono stati impiegati dieci operatori e quattro mezzi. Fortunatamente, al momento la palazzina era vuota. In circostanze diverse l’accaduto, già di per sé gravissimo, avrebbe potuto sfociare in un’autentica tragedia.

«Non è un caso isolato»

«Questo grave attacco di matrice xenofoba è avvenuto proprio nella giornata della Pace, che papa Francesco ha voluto dedicare quest’anno proprio all’accoglienza dei migranti e dei rifugiati e nella ricorrenza del 70° anniversario della promulgazione della nostra Carta Costituzionale – ricordano dalla cooperativa - Non si tratta di un caso isolato, perché episodi di intolleranza e atti di inciviltà sono già avvenuti, nella regione e in altri territori».

«Continueremo il nostro impegno nell’accoglienza»

«Chiediamo pertanto alle istituzioni, alle forze politiche, alla società civile e ai singoli cittadini di mobilitarsi contro questo segno inquietante di imbarbarimento del nostro Paese – proseguono - Chiediamo alle autorità e alle forze dell’ordine di individuare al più presto e colpire severamente i responsabili dell’attentato, difendendo chi tutela diritti basilari in collaborazione con le istituzioni. La nostra cooperativa, impegnata da tempo nell’accoglienza dei richiedenti asilo, ha ricevuto attestazioni di stima e consenso per il suo lavoro da parte di diverse Prefetture e autorità locali.    Continuerà a operare con rinnovato impegno per l’accoglienza in base ai principi solidaristici che la contraddistinguono.  Chiede a tutti di accompagnarla, manifestando sdegno per questo vile attentato e solidarietà con chi promuove i diritti umani e i principi costituzionali».

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