Vercelli pride: il patrocinio fa ancora discutere

Botta e risposta fra la Provincia di Vercelli e l'associazione Arcigay Rainbow.

Vercelli pride: il patrocinio fa ancora discutere
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Vercelli pride: Arcigay Rainbow replica alla Provincia. Nei giorni scorsi, l'associazione ha fatto presente di non avere ricevuto una risposta ufficiale alla loro richiesta di patrocinio inoltrata alla Provincia. La Provincia, dal canto suo, ha replicato con una nota. Ora arriva la risposta di Arcigay Rainbow.

Vercelli pride: senza risposta

«Apprendiamo con sopresa di aver rifiutato un patrocinio che non ci è stato concesso: abbiamo richiesto infatti in via ufficiale e per iscritto il patrocinio alla Provincia di Vercelli per la manifestazione “Vercelli Pride” e non ci è ancora giunta informazione che gli organi competenti della Provincia abbiano deliberato in merito né, tantomento, ci è giunta una comunicazione ufficiale di concessione del patrocinio - scrivono dall'associazione Arcigay Rainbow - Fra l'altro, nei giorni precedenti all'invio del nostro precendete comunicato stampa, abbiamo ripetutamente chiamato la
Provincia di Vercelli, per capire se la nostra richiesta fosse stata ricevuta e se vi fosse già stata una delibera, e, tutte le volte che abbiamo chiamato, ci è stato confermato che la richiesta di patrocinio era stata ricevuta ma che il Presidente Vercellotti non aveva ancora deciso».

Comunicazione ufficiale

«Se la Provincia di Vercelli ha intenzione di patrocinare il Vercelli Pride lo esprima chiaramente in una comunciazione ufficiale indirizzata alla nostra casella di posta elettronica certificata: saremo lieti di accettare il patrocinio della Provincia come abbiamo accettato quello di tutte le altre Istituzioni patrocinanti. Al momento l'unica comunicazione ufficiale della Provincia di Vercelli che abbiamo ricevuto è la copia del comunicato stampa inviataci sul nostro indirizzo di posta elettronica certificata che hanno ricevuto questa mattina anche i giornali locali - proseguono - Il patrocinio del Nodo Antidiscriminazioni non è ancora stato concesso in via ufficiale: attraverso una comunicazione informale e confidenziale con la responsabile del Nodo, la Dott.ssa Bassignana, siamo stati informati che il patrocinio sarebbe stato concesso. Abbiamo ringraziato Bassignana e attendiamo con fiducia la comunicazione ufficiale da parte del Nodo e, certamente, non abbiamo alcuna intenzione di rifiutare il patrocinio di un ente, quale il Nodo Antidiscriminazioni, di cui noi stessi come Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia facciamo parte come punto informativo e con cui abbiamo già avuto collaborazioni».

Il Nodo Antidiscriminazioni

«Rispediamo al mittente, quindi, le illazioni secondo cui noi non rispetteremmo il Nodo: è una realtà in cui crediamo e di cui siamo una componente vitale. Siamo un'Associazione di volontariato composta da persone appartenenti a gruppi sociali purtroppo ancora stigmatizzati e discriminati: certamente, dunque, diversamente da altri, non valutiamo il valore delle persone sulla base del genere sessuale o sulla base del prestigio dell'Istituzione a cui appartengono - dichiarano - Non comprendiamo, inoltre, come il Presidente della Provincia di Vercelli possa ritenere interscambiabili o addirittura alternativi i patrocini di due enti differenti, quali la Provincia di Vercelli e il Nodo Antidiscriminazioni. Si tratta di due patrocini differenti e prova ne é il fatto che altre manifestazioni simili, come
l'Alessandria Pride, hanno ottenuto sia il patrocinio della Provincia sia il patrocinio del Nodo Antidiscriminazioni competenti per il territorio: e ciò a dimostrazione che un patrocinio non esclude l'altro e a dimostrazione dell'importanza del fatto l’Istituzione Provincia si schieri anch’essa forte e chiaro contro le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTI+ e in supporto della manifestazione “Vercelli Pride” che ne supporta i diritti».

Schierarsi per i diritti

«Non basta, dunque, il patrocinio del Nodo Antidiscriminazioni per eliminare la responsabilità della Provincia di Vercelli e del Presidente Vercellotti di decidere e di schierarsi sulle questioni che riguardano i diritti delle persone LGBTI+ - concludono dall'associazione - Riteniamo che la vera ragione della sguaiata presa di posizione da parte del Presidente della Provincia di Vercelli sia di tipo politico e sia riconducibile a ciò che egli stesso ha affermato nel comunicato stampa: la nostra contrarietà, espressa nel documento politico della manifestazione, a determinate politiche del Governo quali lo smantellamento del sistema di accoglienza e integrazione dei migranti e l'atteggiamento ignavo e talvolta aggressivo (come dimostra la partecipazione di esponenti di spicco del Governo al Congresso della Famiglie di Verona) nei confronti dei diritti delle persone LGBTI+. Attendiamo quindi una comunicazione ufficiale da parte della Provincia di Vercelli in merito alla nostra richiesta di patrocinio».

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