Veicoli storici: centinaia di appassionati al Trompone

L'evento ha avuto anche scopo benefico con la raccolta fondi a favore del Santuario.

Veicoli storici: centinaia di appassionati al Trompone
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Veicoli storici: nel fine settimana centinaia di appassionati si sono dati appuntamento al Moncrivello.

Veicoli storici al Trompone

Camion, autobus, moto e auto del Novecento: Moncrivello nel fine settimana è diventata la capitale dei mezzi storici. Il raduno "Motori & Sapori al Trompone", giunto alla settima edizione, ha attirato appassionati e curiosi da tutta Italia. L'evento ha anche avuto scopo benefico, con una raccolta fondi a favore del complesso ricettivo-religioso del Santuario della Beata Vergine del Trompone, sede della missione del Beato Luigi Novarese, Fondatore dei Silenziosi Operai della Croce. A promuovere l'evento l'Associazione di Veicoli Storici ‘Quattro Assi Più’ fondata e presieduta da Carlo Marazzato in collaborazione con il C.I.C.S (Circolo Italiano Camion Storici) e L.A.M. (Lega Antichi Motori) con main partner il ‘Gruppo Marazzato’.

Gli ospiti

Moltissime le personalità autorevoli del mondo del collezionismo italiano a quattro ruote intervenute per l’occasione. Tra di loro Roberto Iatì e Lucio Fiore, rispettivamente Vice Presidente e Conservatore del ‘Registro Fiat Italiano’, Dario Bosio e Maria Luisa Massardi (Presidente e Vice Presidente della L.A.M.) Gianpaolo Arborio, giornalista, Assessore al Bilancio del Comune di Cigliano nonché Fondatore e Presidente dell’Associazione ‘Esabus’, che si occupa di autobus storici. L'evento ha rappresentato anche l'occasione per festeggiare a sorpresa il compleanno di Carlo Marazzato, nello showroom privato che ospita la raccolta personale di camion storici targata ‘Marazzato’.

Le parole di Carlo Marazzato

«Anche quest’anno la gente ha risposto positivamente alla nostra raccolta fondi a favore delle strutture ricettive annesse al complesso del Santuario del Trompone - commenta il fondatore del gruppo omonimo, nonché promotore della kermesse - Ringrazio veramente di cuore tutti coloro che hanno partecipato, ed egualmente tutti gli amici, i collaboratori e i sostenitori che hanno prestato il proprio prezioso servizio nell’organizzazione della manifestazione, perché sempre maggiore sia l’attenzione verso questa primaria realtà del nostro territorio». Gli fa eco Gianpaolo Arborio: «E’ bello vedere questo grande insieme di veicoli industriali d’epoca, ancora circolanti e funzionanti, anche nella zona di Cigliano, dov’erano presenti, in anni distanti, un’azienda di trasporto persone e una merci. Carlo Marazzato è un solido punto di riferimento in Italia e all’estero per tutti gli appassionati degli autocarri d’epoca e non solo. A lui, e a alla sua prestigiosa collezione, che anche quest’anno si è notevolmente ancor più arricchita e ampliata di pezzi unici, finemente restaurati fedelmente all’originale e nuovamente reimmatricolati e rimessi in circolazione, il miglior augurio di fare ancora tanta strada sulle vie della cultura d’impresa, della solidarietà sincera e del costume italiano, di cui l’amico fraterno collezionista e i suoi amati mezzi sono tutti testimoni unici ed esemplari».

Il commento di Scandurra

«Quello che si è respirato nel weekend del 14 e 15 Settembre tra Stroppiana e Moncrivello è un
clima armonico e cordiale, prodromico a progetti importanti che trovano piena attuazione nel recupero del
binomio imprescindibile radici e memoria - aggiunge Maurizio Scandurra, giornalista e scrittore - Carlo Marazzato, la Signora Mara sua consorte, i loro figli oggi alla guida del fiorente Gruppo che porta fieramente il loro cognome, i loro dipendenti, i soci affiatati e lo staff coeso dell’Associazione ‘Quattro Assi Più’ e il gran numero di amici e appassionati attorno a loro riuniti testimoniano appieno nel concreto come il bene capace di restare nel tempo sia il risultato vincente e indiscusso di una piena condivisione di ideali e intenti tutti all’insegna della migliore, autentica filantropia: sia in termini di aiuto concreto al prossimo, che di preservazione di un’eredità culturale di settore unica nel suo genere. Che merita, come nel caso dei camion storici e di tutti gli altri veicoli frutto del nostro glorioso passato industriale, come già ampiamente ben sottolineato, nei giorni precedenti la riuscita iniziativa, anche dal Professor Alessandro Meluzzi in occasione di questa speciale ricorrenza culturale, sociale, solidale e aggregativa insieme, di essere opportunamente conservata e tramandata per poter essere degnamente fruita e vissuta anche dalle generazioni future».

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