Varallo: "La vita fragile e il coraggio della cura"

Sabato 14 dicembre incontro con Don Pier Davide Guenzi e il dottor Giovanni Battista Guizzetti.

Varallo: "La vita fragile e il coraggio della cura"
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Varallo: "La vita fragile e il coraggio della cura". Sabato 14 dicembre incontro con Don Pier Davide Guenzi e il dottor Giovanni Battista Guizzetti.

Varallo: "La vita fragile e il coraggio della cura"

Riceviamo e pubblichiamo l'articolo ricevuto da Piera Mazzone, Direttore della Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo, ringraziando di cuore per la collaborazione.

Sabato 14 dicembre, alle ore 21, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo, in collaborazione con il Centro Libri e la Parrocchia di Varallo, è stato organizzato un incontro intitolato: “La vita fragile e il coraggio della cura”, per affrontare il tema del fine vita e dell’accanimento terapeutico. Interverranno Don Pier Davide Guenzi, Presidente dei teologi moralisti italiani e docente di Teologia all’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che parlerà di: “Dilemmi etici collegati al fine vita e accanimento terapeutico”, e il Dottor Giovanni Battista Guizzetti, primario del Centro Don Orione di Bergamo, dove sono ricoverati pazienti in stato vegetativo, che tratterà: “L’evidenza dell’umano”.
L’importanza di affrontare un tema ormai ineludibile, si è palesata con il progresso biomedico e biotecnologico, che hanno reso possibile prolungare la vita attraverso la cura di molte malattie, un tempo mortali, e, l’utilizzo di macchinari in grado di mantenere le funzioni vitali in modo artificiale.
E’ sufficiente prolungare la vita ad ogni costo, oppure è importante anche tener conto della qualità della vita? La risposta non è semplice: si tratta di decisioni difficili, sia per la persona direttamente coinvolta, sia per i suoi cari.

Il diritto all’autodeterminazione, fondamento della prospettiva laica in bioetica, fin dove si spinge?

Occorre ripensare alla persona umana nella sua interezza e stabilire se l’autonomia sia l’unico criterio che permetta di definire la qualità della vita, un concetto che però non coincide sempre con quello del valore dell’esistenza.
I modelli che vengono proposti dai media parlano di indipendenza e di giovinezza, mentre ci sono momenti dell’esistenza individuale in cui la vita è fragile: pensiamo all’infanzia e alla vecchiaia, ma anche alla disabilità, temporanea, legata ad un incidente o a una malattia, oppure come condizione di vita che richiede assistenza. La sofferenza fa parte della condizione umana, lo constatiamo ogni giorno, così come l’aiuto da dare a chi soffre nel corpo o nello spirito, dovrebbe essere sentito da tutti come dovere morale. Gli interventi dei due relatori aiuteranno ciascuno a ragionare, secondo le proprie convinzioni o la propria Fede, e a prendere decisioni consapevoli.

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