Truffa dalla Polonia: "Non pagate per il deposito del marchio"

La Camera di Commercio rilancia l'allarme dopo la denuncia di alcune aziende.

Truffa dalla Polonia: "Non pagate per il deposito del marchio"
Pubblicato:
Aggiornato:

Truffa dalla Polonia: "Non pagate per il deposito del marchio". La Camera di Commercio rilancia l'allarme dopo la denuncia di alcune aziende.

Truffa dalla Polonia: "Non pagate per il deposito del marchio"

Nonostante le recenti condanne di alcuni furbetti la Truffa del falso pagamento camerale è ancora in auge. Lo comunica la Camera di Commercio di Biella e Vercelli.

L'Ente ha segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato un nuovo tentativo di truffa. Ciò in seguito alla comunicazione da parte di alcune aziende della ricezione di una comunicazione con richiesta di pagamento.

La Properietà Industriale...

La segnalazione riguarda la richiesta di pagamento di 856 euro per la registrazione del marchio d'impresa nel Registro della Properietà Industriale per un periodo di 10 anni (è indicato proprio “properietà” e non “proprietà”).

Il relativo pagamento deve essere effettuato tramite bonifico alle coordinate riportate. La data di ricezione della comunicazione e quella di scadenza per il pagamento sono molto ravvicinate. Questo per rendere più difficile la ricerca, in tempo utile, di informazioni al riguardo.

Nessuna indicazione del mittente

Non è indicata la denominazione dell'impresa che ha inviato la richiesta di pagamento, ma si tratta di un’impresa estera (Polonia), in base al codice Iban riportato.

L’indicazione dei dati dell'impresa destinataria della comunicazione, il contenuto della stessa, il riferimento alla data di deposito del marchio e al numero della pratica e la citazione delle classi della classificazione di Nizza inducono a pensare che si tratti di un adempimento obbligatorio previsto dall'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

Non si deve pagare

La richiesta di pagamento è quindi trasmessa con l’intento di fuorviare i destinatari, inducendoli a credere di trovarsi di fronte a una comunicazione ufficiale e di dover procedere al pagamento della somma richiesta.

Viene richiesto il pagamento per un servizio spacciato come procedura obbligatoria, ma il versamento della somma non è collegato alla corresponsione di importi pretesi da una Pubblica Amministrazione: si tratta, invece, di una truffa.

Seguici sui nostri canali