Sant'Andrea in mostra con "La rete"

In esposizione le fotografie scattate tra il 1900 e i tempi nostri.

Sant'Andrea in mostra con "La rete"
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Sant'Andrea in mostra al museo Leone nelle antiche fotografie.

Sant'Andrea protagonista

Dalle storiche immagini di Masoero e di altri pionieri fino agli scatti dei giorni nostri che documentano gravi danni che andrebbero al più presto sanati. Centinaia di fotografie. Questa è la mostra: «Sant’Andrea nelle immagini dal 1900 ai giorni nostri», curata per «La Rete» da Vittorio Bosetti e Donatella Demichelis e allestita fino al 23 febbraio nella Sala d’Ercole del Museo Leone. Ma è anche molto di più, c’è infatti il «Cofano del Cardinale», riproduzione 1:1 di quello custodito nei musei torinesi, con la stampante3D che è stata utilizzata per riprodurre fedelmente le formelle limosine, libri, sempre a tema Basilica e c’è pure la parte dell’antina del tabernacolo distrutto dai ladri anni fa, rifatta da «La Rete», che attende ancora di accoppiarsi alla parte di originale, rimasta intatta, per ricostruire il manufatto e che il Comune non volle si facesse.

Il progetto

Una delle ultime battaglie di Marco Reis, che è stato citato dai suoi amici come il vero ispiratore anche di questo nuovo progetto. E’ una mostra certosina, in cui ci si può perdere, e che riserva sorprese ma suggerisce pure una presa di coscienza sull’enormità del compito di portare avanti per altri secoli l’edificio che ha appena compiuto 800 anni. Tra le “chicche” (e sono tantissime) anche una selezione completa dei graffiti che si trovano nei portali, qualcosa che non si vede tutti i giorni, perché sono difficili da osservare, da dove arrivino non si sa bene, in parte forse furono le stesse maestranze, in parte pellegrini di passaggio i città, vi sono simboli mistici di vario genere. I graffiti sono oggi poco visibili perché in uno dei recenti restauri si pensò bene di “sabbiare” la facciata. Altrettanto difficili da vedere a occhio nudo sono tanti dettagli architettonici delle parti in elevato, mostrate anche nel loro degrado.

L'inaugurazione

All’inaugurazione, oltre al padrone di casa Gianni Mentigazzi, c’era anche il presidente del Consiglio Comunale Giancarlo Locarni, che ha avuto parole di apprezzamento per il ruolo svolto da «La Rete», la consulta che cerca di promuovere la città e la sua storia e lo fa senza dover rendere conto a nessuno. Speriamo possa nascere una collaborazione più fruttuosa con il Comune che non in passato. La mostra resterà aperta fino al 23 febbraio negli orari di visita del museo Leone, la visita all’esposizione è a ingresso libero.

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