Regali di Natale inutili: 49 euro la spesa pro capite

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Regali di Natale inutili: 49 euro la spesa pro capite Una statistica di Groupon sul Piemonte inerente la scelta dei doni natalizi.

Regali di Natale inutili: 49 euro la spesa pro capite

Non c’è alcun dubbio, i regali di Natale sono un divertimento. È bello riceverli, è bello scartarli, a volte è persino bello impegnarsi a cercarli. Partendo dall’idea che i regali sentiti e fatti con il cuore avvicinano le persone, Groupon ha condotto una ricerca che svela il significato della festa secondo gli Italiani, e in particolare i piemontesi, esplorando il mondo dei regali - desiderati e non - lo spirito natalizio e il senso di bontà che ci avvolge in questo periodo.

I doni

Secondo la ricerca, i piemontesi ricevono in media 5 regali di Natale ogni anno, un dato che a livello nazionale vede le donne superare gli uomini di un punto. La fascia di età 18-34 anni arriva addirittura ad una media di 7 regali ogni anno, mentre solo il 3% dei piemontesi dichiara di non ricevere alcun regalo.

Quasi tutti i piemontesi, cioè più di 9 su 10 (93%) dichiarano di ricordare tutto quello che hanno ricevuto il Natale precedente.

E se il restante 7% non li ricorda proprio tutti, l’1% di questi dichiara di aver dimenticato ogni cosa: non ricorda infatti nemmeno un singolo regalo ricevuto.

È interessante osservare che questa percentuale aumenta tra coloro che ricevono meno regali: il 20% di coloro che ricevono fino a 3 regali al massimo dimentica presto cos’ha ricevuto, contro il 7% di coloro che ricevono più di 10 doni. Pochi regali e difficili da ricordare!

Meglio pochi che inutili

Circa 9 piemontesi su 10 (88%) sarebbero felici di ricevere meno regali a Natale, a condizione di riceverne di utili o desiderati – una percentuale questa che arriva al 92% nella fascia di età 18-34.

Molto razionali e onesti, questo gruppo di connazionali ammette di essere pronto a rinunciare a quasi la metà dei regali che attualmente riceve (41%), pur di evitare di ricevere cose inutili o sbagliate.

Si tengono per anni e si dimenicano

Il 91% dei piemontesi dichiara di conservare regali inutili e indesiderati per una media di 3 anni. Solo il 12% dei piemontesi si libera di queste cianfrusaglie entro 6 mesi, mentre il 19% le conserva per sempre.

Di questi, il 54% ammette che si dimenticherà presto di dove ha nascosto le cose archiviate, mentre 3 piemontesi su 10 (33%) sono letteralmente sommersi: non hanno infatti più spazio libero.

Perché conserviamo questa roba inutile?

La top 3 delle ragioni più diffuse tra i piemontesi vede al primo posto l’illusione di trovare un modo di utilizzarli in futuro prima o poi (44%).

Al secondo posto il senso di colpa: vince la sensibilità e il 43% dei piemontesi si sente in torto all’idea di buttare via un regalo.

C’è poi un 24% che dichiara di tenerli da parte perché non sa davvero cosa farsene: lontano dagli occhi, lontano dal cuore!

Quando non sappiamo cosa regalare, qualsiasi cianfrusaglia diventa la soluzione ai nostri problemi! Ma l’universo dei regali inutili porta i piemontesi a spendere una media di 49 euro ogni anno – un dato che vede gli uomini spendere più delle donne (47 euro in media). Solo una piccola percentuale dichiara di superare i 100 euro per questi oggetti (10%), un data che cresce nella fascia di età 35-54 (15%).

Una bugia se il regalo non piace

A Natale siamo tutti più buoni, ma c’è sempre spazio per piccole bugie innocenti. Quando arriva il momento di mentire sul tema regali di Natale, i piemontesi sono più inclini a mentire agli amici (31%), al partner (27%) e agli zii (17%). Solo il 21% dei piemontesi dichiara di non mentire mai di fronte ai regali appena scartati.

Ma qual è la reazione più diffusa di fronte ad un regalo che non ci piace?

Più di un terzo dei piemontesi (37%) dice esattamente quello pensa. Le ragioni più comuni vedono al primo posto un 41% che semplicemente ammette di non essere bravo a dire bugie. A seguire c’è l’esplicita richiesta di un parere onesto, che raccoglie il 32% delle preferenze. Al terzo posto un sentimento molto nobile: il 30% non vuole infatti che gli altri spendano troppo per un regalo.

Comunque, la maggior parte dei piemontesi preferisce mentire piuttosto che confessare “questo regalo non mi piace” (74%).

Il 47% mente per non ferire i sentimenti della persona che ha di fronte, e se un altrettanto 47% vuole evitare di essere troppo maleducato e irrispettoso, il 42% non vuole apparire ingrato. Nonostante lo spirito natalizio, vince l’apparenza sull’onestà!

Ma il regalo si può anche scegliere

La soluzione più diffusa per evitare di mentire a Natale è scegliere da soli il regalo che ci arriverà da un’altra persona: più di 2 piemontesi su 3 confermano questo trend (72%), con regali da parte della propria madre (51%), del partner (38%) del padre (31%) e dei propri amici (26%). Perché scegliere questa soluzione? Le ragioni principali sono il poter sollevare i nostri cari dal dubbio “cosa posso regalargli?” (52%) e scegliere qualcosa che davvero desideriamo (44%). Fanalino di coda per la distanza: solo l’8% dichiara di fare acquisti per conto di amici e parenti lontani.

Lo spirito natalizio vive ancora

Secondo la ricerca Groupon, i piemontesi non hanno perso il proprio spirito natalizio: più di tre quarti (76%) sono convinti che la felicità derivi dalle esperienze piuttosto che da oggetti materiali, con un ulteriore 72% che le considera più memorabili rispetto ad un regalo fisico. Le donne si dimostrano più legate a questo mondo esperienziale: sono infatti più inclini a preferire le esperienze rispetto agli uomini (66% vs. 60%) e a considerarle anche più memorabili (74% vs. 68%).
In generale, il 68% è convinto che un’esperienza sia in grado di lasciare un ricordo speciale rispetto ad un regalo fisico, mentre più della metà (52%) si dichiara stanco di essere sommerso da cianfrusaglie che non userà mai o di cui non ha bisogno. Lo spirito natalizio continua a vincere su ogni cosa: secondo più della metà dei piemontesi (61%) il vero significato del Natale risiede nel trascorrere il tempo con la propria famiglia – dichiarano addirittura di non aver bisogno di ricevere alcun regalo.

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