Polioli Vercelli: più che un accordo un ricatto

300 euro in meno sulla paga e buonuscita ridicola per chi resta senza lavoro.

Polioli Vercelli: più che un accordo un ricatto
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Polioli Vercelli: più che un accordo un ricatto. 300 euro in meno sulla paga e massimo 45 riassunzioni, buonuscita ridicola per chi resta senza lavoro.

Polioli Vercelli: più che un accordo un ricatto

Il "caso Polioli" al momento non si sta chiudendo affatto bene. E' vero che una parte dei lavoratori passerà in "Polioli-Arcoplast" il gruppo che subentrerà alla Perstorp. Ma prenderanno 300 euro in meno di stipendio e quelli licenziati, se vogliono, accettano la ridicola buonuscita proposta se no neanche quella...

Di fronte a queste prospettive i sindacati non sono certo d'accordo, quantomeno Filctem-Cgil che respinge al mittente la "trattativa". Ecco la dura presa di posizione del sindacato.

"Era soltanto l’11 giugno scorso quando Perstorp Polialcoli comunicava l’intenzione di procedere al licenziamento collettivo di 72 dipendenti adducendo come giustificazione investimenti troppo elevati nello stabilimento di Vercelli in relazione alla sua redditività.

Eppure, soltanto 12 mesi fa, la multinazionale Perstorp acquistava da una concordato gli impianti Polioli, illustrando alle OO.SS. piani di rilancio per lo stabilimento di Vercelli in virtù anche di una posizione strategica utile a servire i clienti del sud Europa, senza richiedere cassa integrazione, mentre aumentavano le ore di straordinario.

Il tavolo di discussione

In seguito all’annuncio dei licenziamenti, le OO.SS. hanno chiesto un tavolo di discussione su una decisione aziendale ‘incomprensibile’ che l’Amministratore delegato di Perstorp, irremovibile, confermava proponendo miseri incentivi economici per i dipendenti licenziati.

La stessa Polioli che tra i soci ha il Sig. Ferlin e il Sig. Bombardieri, i quali 12 mesi fa avevano ceduto gli impianti a Perstorp garantendo a tutti i lavoratori secondo l’articolo 2112 del codice civile, il mantenimento dei diritti pregressi, tra cui le retribuzioni, cosa che oggi inspiegabilmente negano.

Riassunzioni ai minimi sindacali

Infatti, la proposta fatta oggi alle OO.SS. dal Sig. Ferlin, rappresentante della neocostituita Alcoplast SrL, ovvero l’assunzione dal 1 settembre di una trentina di lavoratori - per arrivare a 45 entro il 31 gennaio 2019 - non contempla l'applicazione dell'articolo 2112 c.c. che significa assunzione ai minimi salariali previsti dal Contratto nazionale dei chimici: questa porterà i lavoratori ad avere oltre i trecento euro al mese. Una posizione inaccettabile per la Filctem-Cgil Vercelli e ValSesia.

Licenziamenti a fine agosto

La Perstorp licenzierà tra il 27 di agosto e il 15 di settembre e la Alcoplast assumerà dal 1 settembre: la continuità dell’attività lavorativa è del tutto

evidente e gli stessi imprenditori si troveranno ad avere alle proprie dipendenze gli stessi lavoratori di 12 mesi fa, ai quali però oggi vogliono ridurre lo stipendio.

Inoltre, per i lavoratori licenziati si prospetta un futuro incerto, soprattutto in un territorio come quello vercellese. Lavoratori sotto ricatto, a cui la Perstorp vuole elemosinare una ‘buona uscita’ ridicola come incentivo a sottoscrivere un accordo, in assenza del quale non avranno nulla.

I diritti non vanno in saldo

Per queste ragioni - e non per ragioni personali di sindacalisti Cgil, come ha provocatoriamente dichiarato il rappresentante della Femca Cisl P.O. ai giornali – tutta la Filctem-Cgil e la Camera del Lavoro di Vercelli Valsesia è contraria a un accordo che ricatta i lavoratori per estorcere un consenso all’operazione.

I diritti dei lavoratori della Polioli non vanno ‘in saldo’!".

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