Picco Influenza arrivato con qualche disagio

Per i dottori della Guardia Medica le Asl piemontesi hanno sottovalutato la situazione.

Picco Influenza arrivato con qualche disagio
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Picco Influenza arrivato con qualche disagio per quanto riguarda la Guardia Medica.

Picco Influenza arrivato

Il picco dell'influenza è arrivato e durerà all'incirca fino alla fine di gennaio. Lo conferma il primario del Pronto Soccorso dottoressa Roberta Petrino: “E' da Natale che siamo dentro... In questo periodo arriviamo anche a 140 accessi al giorno contro i 110/120 della norma. Una ventina in più, ci sono anche casi di polmonite”.
Questa la situazione al momento.

Asl piemontesi non previdenti

Intanto la Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) Continuità Assistenziale del Piemonte lancia l'allarme. “Nonostante l'arrivo del picco influenzale le Asl non hanno rafforzato il servizio di continuità assistenziale”. Lo afferma il segretario regionale Fimmg Alessandro Dabbene, lamentando che in pochissime sedi sono stati previsti rinforzi al servizio di guardia medica, già di suo sempre al limite.

L'infallibile metodo TPC

“I medici sono come sempre all'altezza della situazione". Dice il presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Vercelli Pier Giorgio Fossale. "Piuttosto è il sistema organizzativo che lascia un po' a desiderare e questo vale anche per Vercelli”.
Come medico di famiglia Fossale è anche nella posizione giusta per valutare la situazione.
“Il picco è arrivato, arriva ogni anno, non è che ci siano particolari emergenze rispetto al solito, ma comunque si tratta di un periodo in cui veniamo subissati dai pazienti... Bisogna essere chiari a questo proposito, una persona under 60 in salute, a maggior ragione i 40enni, è meglio che segua il sistema TPC, Tachipirina, Pazienza e Caldo.

Naturalmente in caso di persone anziane oppure con bronchiti croniche e cardiopatici bisogna subito intervenire con antibiotici e avere una cura particolare.

Non intasate ambulatori e Pronto Soccorso

A tutti gli altri dico: non intasate gli ambulatori medici, anche perché stressando i dottori si corre poi il rischio che nella mole di casi ordinari sfuggano le situazioni di reale gravità. E ancor di più state lontani dal Pronto Soccorso perché se non siete malati lo diventerete andandoci... Non agitatevi al primo giorno di disagio, aspettate almeno due-tre giorni, se con la cura TPC state meglio tutto si risolve, se invece i sintomi rimangono allora contattate il medico”.
Anche la dottoressa Petrino raccomanda cautela nel ricorrere al Pronto Soccorso, ma con un'avvertenza: “Se ci sono sintomi neurologici e polmonari importanti è meglio venire”.

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