Pendolari Vercelli: pochi controlli, è pacchia per i portoghesi

Un report sconfortante tra ritardi, risse, donne molestate...

Pendolari Vercelli: pochi controlli, è pacchia per i portoghesi
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Pendolari Vercelli: pochi controlli, è pacchia per i portoghesi. Un report sconfortante tra ritardi, risse, donne molestate...

Pendolari Vercelli: pochi controlli, è pacchia per i portoghesi

Il Coordinamento Pendolari Vercelli - Novara - Milano continua nella sua opera di denuncia dei disservizi ormai quotidiani subiti da Rfi e Trenitalia. In particolare mancano i controlli sui treni e diventa sempre meno sicuro viaggiare.

Due ragazze molestate

Sul Regionale Veloce 2031 due ragazze sono persino state molestate ed è sempre più forte la presenza di chi non paga il biglietto. Ma tanto su 90 treni monitorati il Coordinamento ha verificato solo 9 passaggi del controllore.

Cambio di regole non annunciato

Però le "ferrovie" importunano chi il biglietto ce l'ha... si ha notizia di un controllo effettuato in modo sgarbato sulla banchina di Vercelli in base a non ben precisate nuove disposizioni che consentono l'accesso solo a chi ha il biglietto. Disposizioni che però non risultano chiaramente e, comunque, non è stato emesse alcun avviso.

Sul fronte dei ritardi, nel mese di ottobre solo 4 convogli su 21 controllati sono arrivati in orario a destinazione.

Riportiamo il report inviato dai pendolari che è, come sempre, la copia della lettera inviata all'assessore regionale Balocco, c 'è di che restare di sasso. Per quante proteste si facciano la situazione non solo non migliora, ma sta degenerando.

La lettera dei viaggiatori

Gent.mo Assessore Balocco buongiorno,

parafrasiamo il testo di una famosa canzone per riassumere la situazione attuale riguardante la gestione della tratta Torino-Milano da parte di Trenitalia ed RFI: nonostante l’incontro avuto in Settembre con la presenza di tutte le parti coinvolte e mille promesse ricevute, il servizio offerto è persino peggiorato rispetto ai mesi precedenti.

I controlli a bordo treno sono ormai completamente inesistenti ed è sempre più pericoloso viaggiare: è di ieri sera la notizia che sul RV 2031 due ragazze sono state molestate sessualmente.

Non che alla mattina, in piena fascia pendolari, la situazione sia tanto diversa; ormai i viaggiatori che salgono sul treno senza alcun titolo di viaggio sono sempre di più: infatti Il 29 Ottobre scorso alcune persone ubriache e senza biglietto hanno fatto ritardare il RV 2003 da Vercelli.

E dei controlli nemmeno l’ombra, nonostante le raccomandazioni ricevute dai dirigenti di Trenitalia ed RFI. A proposito di controlli poi, si è rasentato il ridicolo in quanto il 31 Ottobre un pendolare ha riferito che, recatosi in banchina per prendere il RV 2043 delle 8:23, alla fine dalle scale del binario 3 è stato bloccato da un dipendente FS ( Con la solita arroganza che contraddistingue molti di loro ) il quale ha chiesto di vedere il titolo di viaggio; alla domanda del perché, la risposta è stata "Oggi la direzione ha voluto così": infatti questo pseudo controllo non si è più ripetuto, rivelandosi il “capriccio” di un singolo.

Ora: ben vengano i controlli, per carità, ma non eseguiti in un modo così approssimativo; innanzitutto da quando a Vercelli è proibito recarsi in banchina senza biglietto? Dal sito di Trenitalia, le uniche stazioni con la suddivisione in due aree distinte ( Area commerciale ed area di esercizio ) sono quelle di Milano Centrale, Roma Termini e Firenze SMN:

http://www.rfi.it/cms-file/allegati/rfi/documenti/REGOLAMENTO_ACCESSO_BANCHINE_STAZIONI.pdf

Comunque ammettiamo che RFI decida di cambiare le regole ma, così fosse, il buonsenso suggerisce che occorre informare la clientela con sufficiente anticipo tramite locandine ed avvisi sonori.

Per la cronaca: nel mese di Ottobre, su 90 viaggi monitorati, i controlli sono stati solo 9, una pacchia per i “portoghesi”.

Per quel che riguarda i ritardi, sui quali siamo stati più e più volte rassicurati, ad Ottobre abbiamo subìto 595 minuti di ritardo ( 9,91 ore ), con una media di 6,61 minuti a viaggio; per il RV Fast 2101, su 21 viaggi effettuati, il treno è arrivato in orario a destinazione solo 4 volte: non ci stancheremo mai di dire che il ritardo dev’essere l’eccezione, non la regola.

Anche la comunicazione alla clientela sia a bordo treno che a terra non è per nulla migliorata: ultimo episodio qualche giorno fa, quando il RV Fast 2104 non è partito all’ orario prestabilito restando fermo in banchina finché, alle 18:35, non avendo alcuna notizia sul motivo del ritardo e sul presunto orario di partenza, tutti i passeggeri si sono riversati sul RV 2048 delle 18:40.

Con rammarico segnaliamo infine che l’Assessorato non ha dato seguito alla nostra mail del 27 Luglio u.s., evidenziando così, oltre alla cattiva gestione del Servizio da parte dei Fornitori, l’incapacità delle istituzioni di attuare azioni di miglioramento che vadano al di là dei buoni propositi da propaganda politica.

Insomma: parole, parole, parole…

Noi raccogliamo sempre volentieri l’invito ad essere costruttivi nelle nostre segnalazioni, ma vorremmo che sia così per tutte le parti coinvolte.

Ancora una volta siamo a chiedere il Suo intervento perché, allo stato attuale, la situazione è sempre meno sostenibile.

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Commenti
Johannes

La "sicurezza" nelle stazioni ferrovarie piemontesi e a bordo dei convogli è subappaltata a società appartenenti a CNCP, Consorzio Nazionale Cooperative Pluriservizi, tra le quali So.Co.Fat. pulizie guardiania e sorveglianza, e l'emiliana Coopservice, istituto di pulizie, logistica e vigilanza. E gli inservienti con compiti di pulizie e "sicurezza" sono praticamente tutti immigrati,... Insomma, la sicurezza è affidata a ridicole maglie verdi, tute gialle, giubbotti e tute arancioni, un vero e proprio arcobaleno... Appaltare la sicurezza ai migranti è la solita italianata di affidare l'Avis a Dracula, con risultati che sono cronaca quotidiana.

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