Oropa 2020: aperto il bando di concorso per le corone

aperto il bando di concorso per le corone

Oropa 2020: aperto il bando di concorso per le corone
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Una sfida culturale e artistica per un gesto liturgico: progettazione e la realizzazione di due “corone” per la statua della Vergine Maria e del Bambino Gesù in occasione della V° Centenaria Incoronazione della Madonna di Oropa, che si svolgerà domenica 30 agosto 2020.

Oropa 2020: aperto il bando di concorso per le corone

La Diocesi di Biella, in collaborazione con il Santuario di Oropa e con l’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Italiana, ha presentato al XVIII Salone Internazionale del Settore Religioso - Koinè - di Vicenza il bando di concorso di idee per la progettazione e la realizzazione di due “corone” per la statua della Vergine Maria e del Bambino Gesù in occasione della V° Centenaria Incoronazione della Madonna di Oropa, che si svolgerà domenica 30 agosto 2020. Durante la manifestazione, che si è svolta nei padiglioni della Fiera di Vicenza dal 16 al 18 febbraio, ampio spazio è stato dato agli approfondimenti sui giovani e l’arte sacra, l’edilizia di culto e il turismo religioso.
Domenica 17 febbraio, è stato presentato alla stampa, agli artisti e alle scuole d’arte il bando di concorso
per la realizzazione delle corone per la Madonna e per il Bambino. A introdurre i lavori, Don Valerio
Pennasso, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana: «Il bando di concorso è un occasione per confrontarsi, per collegare sensibilità diverse e creare un dialogo profondo che non si limiti soltanto alla realizzazione artistica della corona».
Nella prima fase del concorso, dal 17 febbraio al 21 marzo 2019 gli artisti potranno inviare la propria
candidatura e la propria manifestazione di interesse. La manifestazione sarà pubblicata in questi giorni sul sito della Diocesi di Biella (www.diocesibiella.it) e ripreso dal sito www.bce.chiesacattolica.it
Nella seconda fase, dal 21 marzo al 21 novembre 2019, gli artisti selezionati riceveranno le linee di indirizzo alla progettazione e le schede tecniche per poi effettuare nel mese di maggio un’esperienza conoscitiva ad Oropa, al cospetto della Madonna, per vivere più da vicino la sua spiritualità e la sua storia. Nell’autunno, una seconda giuria valuterà i bozzetti pervenuti, e il 21 novembre verrà proclamato il vincitore. Si procederà quindi all’esecuzione dei progetti e nel mese di maggio 2020 le Corone saranno
consegnate alla Diocesi e poi recate con un gesto di fede e preghiera al Santuario, pronte per la domenica
30 agosto 2020.

In preparazione del 2020

Oropa si sta preparando al 2020 con un cammino che prevede una serie di eventi, progetti ed iniziative di interesse e richiamo in ambito nazionale: la vera sfida è rendere attuale il gesto dell’Incoronazione,
coinvolgendo le persone nella loro quotidianità e riscoprire nell’epoca in cui viviamo valori come la
solidarietà e la speranza. «Realizzare una corona per la Madonna è un segno del nostro affetto e impegno di cambiamento che fanno di Oropa il luogo dell’identità, il luogo dove troviamo una Madre che è anche
Regina, dove possiamo cogliere dentro di noi “quel misterioso legame” che ci lega alla Madonna» spiega
Don Michele Berchi, rettore del Santuario di Oropa. Mettere la corona sulla testa della Madonna e del Bambino è affermare che Oropa è di tutti, delle migliaia di persone che ogni anno si recano al Santuario e che riconoscono la protezione della Madre per i suoi figli. Come progettare dunque due corone che parlino di un gesto di affidamento alla Madonna, nel momento storico ed esistenziale attuale? «Il bando di concorso vuole essere uno strumento per tenere uniti l’aspetto liturgico, pastorale, culturale, popolare e un’occasione straordinaria di crescita della comunità e degli artisti» spiega Don Paolo Boffa, Vicario Generale della Diocesi di Biella.
Con le parole di S. Paolo VI, Don Paolo Boffa lancia un invito agli artisti a dare voce alla propria creatività per rispondere, con linguaggio contemporaneo, alla sfida che ci pone questo importante avvenimento storico: «Noi dobbiamo domandare a voi tutte le possibilità che il Signore vi ha donato, e, quindi, nell’ambito della funzionalità e della finalità, che affratellano l’arte al culto di Dio, noi dobbiamo lasciare alle vostre voci il canto libero e potente, di cui siete capaci. E voi dovete essere così bravi da interpretare ciò che dovrete esprimere, da venire ad attingere da noi il motivo, il tema, e qualche volta più del tema, quel fluido segreto che si chiama l’ispirazione, che si chiama la grazia, che si chiama il carisma dell’arte». (S. Paolo VI, 7 maggio 1964).

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