“Musica e solidarietà" alla Casa Circondariale di Vercelli

Sabato 29 giugno alle 9, un concerto di musica rock con la band “Il Folle Pretesto”.

“Musica e solidarietà" alla Casa Circondariale di Vercelli
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“Musica e solidarietà" alla Casa Circondariale di Vercelli. Sabato 29 giugno alle 9, un concerto di musica rock con la band “Il Folle Pretesto”.

“Musica e solidarietà" alla Casa Circondariale di Vercelli

“Musica e solidarietà" alla Casa Circondariale di Vercelli. Sabato 29 giugno alle 9, un concerto di musica rock con la band “Il Folle Pretesto”.

L’iniziativa è promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, con il pieno appoggio della Direzione e dell’Area educativa-trattamentale del carcere, e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli.

“Il Folle Pretesto” è una formazione musicale nata nel 1979 a Vercelli : in questi anni la band ha tenuto concerti in teatri, discoteche, pubs e stadi di numerose città italiane. Dal 1996 ha allestito un musical sulla vita di Freddy Mercury e sulla storia dei Queen, che ha riscosso ovunque grande successo. In questa occasione presenteranno alcune tappe importanti nella storia del rock di questi 50 anni, proponendo successi dai Beatles ai Queen, da Sting ai Cranberries.

Sostegno ai detenuti in Africa

Durante lo spettacolo i membri della Comunità di Sant’Egidio illustreranno il programma “Liberare i prigionieri in Africa” per il sostegno ai detenuti che vivono nelle carceri africane in condizioni di estrema povertà e abbandono. Come è già avvenuto con successo anche in altre carceri italiane, si offrirà ai detenuti l’opportunità di un gesto concreto di solidarietà ,secondo il principio (caro alla Comunità di Sant’Egidio) per cui nessuno è così povero da non poter aiutare un altro più povero di lui. E’ anche attraverso pensieri e azioni concrete di solidarietà che la vita si rinnova e si apre al futuro.

Abbattere i muri e promuovere il dialogo

L’evento “Musica e solidarietà” riflette lo spirito della Comunità di Sant’Egidio, che ovunque nel mondo mira ad abbattere i muri, a ricucire fratture e lacerazioni, a promuovere il dialogo fra i popoli e le culture nella ricerca instancabile della pace. E - bisogna riconoscerlo -troppo alta è ancora quella barriera che separa il mondo del carcere dall’esterno, il “dentro” dal “fuori”. Il muro di cemento è l’espressione fisica, materiale, di un muro più profondo che passa attraverso i cuori e tende a separare , a escludere. Per questo da alcuni anni la Comunità di Sant’Egidio è presente nel carcere di Vercelli offrendo in maniera del tutto gratuita, amicizia, ascolto, condivisione della fede e delle necessità della vita, aiutando e sostenendo soprattutto i detenuti più poveri e quelli più lontani dalle loro famiglie, o che una famiglia non l’hanno o non l’hanno più. Sono stati numerosi, in questi anni, gli incontri di riflessione e di approfondimento culturale, ma anche di festa, organizzati a favore dei detenuti, proprio allo scopo di creare un’osmosi fra la vita “dentro” e la vita “fuori”. Un’osmosi che fa bene a tutti, ai reclusi, ma anche ai “liberi”.
“Musica e solidarietà”, perciò, è il mondo che entra per qualche ora in un luogo chiuso, fra i “ristretti” troppe volte dimenticati e sentiti come un corpo estraneo alla società. E’ il mondo che entra con la vitalità contagiosa, espressa dalla musica, e insieme con le sue dolorose ferite.

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