Multa non dovuta: due mesi per farsela togliere

Un cittadino è stato erroneamente multato per circolazione senza copertura assicurativa

Multa non dovuta: due mesi per farsela togliere
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Multa non dovuta per circolazione senza assicurazione: la disavventura di un vercellese.

Multa non dovuta

Dopo la contestazione del verbale non veritiero davanti alla scuola Verga ecco un altro caso legato sempre all’utilizzo delle telecamere.  «Mia moglie lavora in via Pietro Micca - spiega Roberto Colli - il giorno 23 ottobre 2018 aveva parcheggiato in quella strada l’auto. Qualche giorno dopo mi sono visto recapitare un verbale di ben 609,30 euro perché la vettura risultava circolare senza assicurazione. Sono rimasto di sasso, anche perché avevamo rinnovato la polizza proprio quel giorno, con copertura a decorrere dalle ore 8,50, mentre il rilevamento della Polizia Locale di Vercelli è avvenuto alle ore 16,13 del pomeriggio, per cui quasi 8 ore dopo il rinnovo». L’archiviazione della pratica è avvenuto in questi giorni, dunque il signor Colli non ha pagato la contravvenzione e il tutto è stato chiarito, ma non senza disagi.

Tempi lunghi

«Il motivo della mia lamentela è che mi hanno fatto perdere due mesi e andare più volte al comando quando tutto si poteva sistemare subito. La prima visita l’ho fatta il 5 dicembre, due giorni dopo aver ricevuto la contestazione, oltre un mese dopo la rilevazione. Hanno preso nota e hanno detto che mi avrebbero richiamato. Non ricevendo notizie sono andato di nuovo e mi sono sentito dire che a loro, venti giorni dopo, l’auto risultava ancora scoperta da assicurazione e hanno chiesto di produrre tutta una serie di interrogazioni tramite l’agenzia di assicurazione. Hanno anche ventilato che forse l’agenzia non aveva fatto bene il proprio lavoro... A quel punto mi sono anche sentito un po’ offeso... perché l’assicuratore in questione è mio figlio...». Comunque Colli si fa stampare tutte le attestazioni, compresa la visura del registro Ania, relative alle operazioni e poi torna al Comando. «C’erano nuovi problemi... al che l’addetto mi ha domandato se avevo pagato in contanti o con bancomat. Avevamo usato proprio il bancomat, così mi ha chiesto di portagli lo scontrino, che si sarebbe sistemato tutto, cosa che ho fatto. Però il 7 gennaio nonostante la ricevuta del pagamento non si poteva perfezionare l’archiviazione, perché mancava ancora un documento. Non risultava nella documentazione a suo tempo spedita dall’agenzia assicurativa per mail... Ho fatto parlare direttamente con mio figlio, l’agente ha controllato e infine ha detto: “Sì, l’allegato mancante è nella mail ci era sfuggito”».

Problemi tecnologici

La vicenda in sé è di una chiarezza cristallina, si poteva davvero risolvere subito, ma non è stato così. «Per fortuna che non ho pagato la multa - conclude Colli - se no chissà cosa avrei dovuto fare per riavere i soldi! Per carità, non voglio criminalizzare i Vigili, ho voluto presentare il mio caso solo perché mi pare assurdo che con l’attuale livello telematico debba essere ancora il cittadino a dover dimostrare di avere ragione e a scontrarsi con la burocrazia». La domanda che viene spontanea, a questo punto, è: ma perché mai i sistemi informatizzati nati per cogliere in fallo chi sbaglia non siano ancora in grado di interrogare la banche dati delle assicurazioni in tempo reale. Il caso del signor Colli è estremo (anche per le coincidenze) ma non poi così infrequente.
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