Malattie del sangue: accordo Asl-Ail per cure domiciliari

Malattie del sangue: accordo Asl-Ail per cure domiciliari
Pubblicato:
Aggiornato:

Malattie del sangue: accordo Asl-Ail per cure domiciliari. Medici dedicati, terapie personalizzate e attenzione per la fragilità dei pazienti.

Malattie del sangue: accordo Asl-Ail per cure domiciliari

Si tratta di una convenzione tra Asl Vc e Ail, per ora limitata all'ambito territoriale vercellese, che porterà notevole sollievo ai malati di leucemia e di altre patologie ematiche e alle loro famiglie. Questi saranno gli effetti benefici del progetto di assistenza domiciliare "protetta" per il paziente ematologico attuato dall'Asl di Vercelli e VercelliAIL “Carolina Banfo” ONLUS.

Un ematologo dedicato

Il progetto è realizzato con il supporto clinico di un internista/ematologo dedicato, essenziale per la specializzazione del percorso di cura e sostenuto da AIL.

Un progetto integrato, che vede anche il coinvolgimento del medico di medicina generale che può proporre l’assistenza domiciliare integrata al paziente ematologico, garantendo il coordinamento clinico del paziente al domicilio.

Ecco chi può beneficiarne

Rientrano tra coloro che possono beneficiare del servizio: pazienti non autosufficienti affetti da patologie ematologiche croniche (sindromi mielodisplastiche, malattie mieloproliferative e linfoproliferative croniche, piastrinopenie ed anemie, coagulopatie); i pazienti ematologici in dimissione protetta, sottoposti in precedenza a trattamenti specifici antitumorali chemioterapici che necessitano di un monitoraggio delle terapie, oppure di trattamenti che non richiedono il ricovero in ospedale; i pazienti affetti da neoplasie ematologiche destinate a progredire verso una fase di malattia definita terminale o avanzata, con un peggioramento dei sintomi che si riflette sulla qualità della vita dei malati e dei loro familiari, o nella fase di malattia prima che vi sia indicazione al ricovero in Hospice.

Un percorso di cura che diventa anche un percorso di attenzione alla fragilità. I malati ematologici sono obbligati a lunghi periodi di cura che accrescono notevolmente il senso di disagio e di solitudine. L’evoluzione delle cure domiciliari ha permesso e permette di anticipare le dimissioni di pazienti che hanno eseguito una chemioterapia intensiva, facendo così trascorrere a casa, in un ambiente familiare, il periodo più critico del rischio di infezioni ed emorragie o per proseguire le terapie iniziate nel reparto di degenza.

I medici di riferimento

Le caratteristiche del paziente che potrà usufruire di questa opportunità saranno valutate dagli specialisti ospedalieri sopraindicati che si confronteranno con il personale dedicato sul territorio in una sinergia di azione a vantaggio del paziente. Il progetto, proposto dalla dott.ssa Maria Cristina Bertoncelli, approvato dalla Direzione ASL VC, con l’aiuto concreto dell’AIL Vercelli, è già iniziato da circa un anno con una fase sperimentale ed attualmente può concretizzarsi con la presenza di un medico dedicato: la dott.ssa Margherita Tran Minh, che sarà supportata dagli ematologici “storici” dell’ospedale S. Andrea Dott.ssa Anna Tolomeo e Dott. Fabio Ardizzone.

Seguici sui nostri canali