Inner Wheel Valsesia serata sulle porcellane

Conviviale dedicata alle opere di Giuliana Zanotti

Inner Wheel Valsesia serata sulle porcellane
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Inner Wheel Valsesia interessante conviviale con l'artista borgosesiana e le sue straordinarie creazioni

Inner Wheel alla scoperta di un'arte finissima

Lorenza Delboca, Presidente dell’Inner Wheel Valsesia, per la conviviale del 16 novembre ha invitato Giuliana Zanotti, un'artista di Borgosesia, ex insegnante di discipline storico-artistiche al Liceo Scientifico. Da parecchi anni Zanotti si dedica con passione all'arte di dipingere su porcellana e ha esposto le sue creazioni in Biblioteca a Varallo e all’Info Point del Supervulcano a Prato. L'artista ha avuto valenti insegnanti, che ricorda con affetto: Elena Morra di Voghera e Anna Maria De Angeli di Domodossola. Si è poi perfezionata sperimentando tecniche innovative con Paola Mobiglia di Taino e Giovanna Racca di Vercelli. In particolare la tecnica con olio molle o impressionista, che mette in risalto un dipinto più evanescente e arioso, e quella scandinava, che privilegia invece linee essenziali e astratte, con l’utilizzo di scavi nella porcellana, rilievi, applicazioni di lustri, colori metallici, perle, murrine e fritte vetrose che si sciolgono durante la cottura.

Come si fa una porcellana artistica...

Giuliana Zanotti ha illustrato la sua opera. La tecnica classica della decorazione sulla porcellana prevede la partenza da porcellane bianche, dipinte con soggetti floreali o paesaggi. Nella prima stesura si mettono i colori chiari, poi si procede a una cottura a 780 gradi in forno apposito, e infine si procede con le integrazioni e ritocchi e si passa ad una nuova cottura, per questo si utilizza l’espressione di “cottura al terzo fuoco”. Le porcellane dipinte da Giuliana Zanotti sono oggetti che lei vorrebbe fossero di uso quotidiano, "perché il bello - spiega - e l’armonia aiutano nella vita, sono un baluardo contro la volgarità e l’arroganza".

Gli attrezzi di lavoro e i pezzi finiti

Per le signore del Club di servizio aveva portato i suoi “attrezzi di lavoro” e molte opere finite di uso quotidiano, ingentilite e impreziosite da figure, forme, linee e colori: piatti, portavasi, cachepot, lampade, insalatiere, coppette, tazze e servizi da thè, ma anche scatole e monili come ciondoli per collane, dove i disegni trasformano la candida porcellana in suggestive creazioni.

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