Ferrovia Vercelli Casale un progetto difficile e costoso

Firmato nei giorni scorsi il protocollo d'intesa

Ferrovia Vercelli Casale un progetto difficile e costoso
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Ferrovia Vercelli Casale si parla di riattivazione.

Ferrovia Vercelli Casale firmato il protocollo d’intesa

Mercoledì 10 gennaio, in grande spolvero, è stato sottoscritto a Casale Monferrato il protocollo d’intesa per la riattivazione delle linee ferroviarie Casale-Mortara e Casale-Vercelli. Nel protocollo le parti si impegnano a riattivare il servizio ferroviario attraverso la definizione di un modello di esercizio completo e integrato delle due tratte con cadenzamento orario. La linea Casale-Vercelli è ferma dal giugno 2012. Dato lo scarso numero di viaggiatori la Regione decise di sospendere la tratta. Secondo le previsioni della Regione la linea tornerà in esercizio a metà del 2019 con costi totalmente a carico dell’ente subalpino.

L’elettrificazione

L’amministrazione comunale ha lanciato un comunicato trionfale in cui Maura Forte ha dichiarato che Vercelli ha chiesto e ottenuto di recepire nel documento l’elettrificazione della tratta e la realizzazione di apposite strutture che eliminino i passaggi a livello di corso Marcello Prestinari e di via Trino. Va segnalato che sul sito della Regione è scaricabile il testo integrale del protocollo d’intesa che non riporta alcun cenno circa l’elettrificazione della tratta e la costruzione di un sottopasso ferroviario per le due vie attraversate dai binari. Anche lo studio dell’Agenzia Piemontese per la mobilità tra i vari scenari presi in considerazione per la riattivazione della linea non contempla l’elettrificazione che l'assessore regionale ai Trasporti ha sostenuto che sarà successivamente inserita nel documento.

Costi alti

Il problema nodale è quello dei costi. La riattivazione costerà 1 milione e ottocentomila euro all’anno in più del servizio bus: una bella somma. Critico il Presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti, che in un comunicato ha precisato che la Provincia è favorevole all’operazione ma che non servono annunci ma «una visione chiara, strategica, accompagnata da risorse certe». Riva ha anche precisato che: «della navetta a gasolio che tanti disagi ha creato in passato a Vercelli, devastante per l'impatto ambientale, qui da noi, non se ne sente il bisogno, soprattutto pensando ad un costo monstre di quasi due milioni di euro ogni anno solo per la gestione più altri sei per la riattivazione della linea».

Lavori da decine di milioni

La Regione ha messo a disposizione i costi di riattivazione della linea, che sono pari a 6 milioni di Euro, gli Enti locali si sono impegnati ad investire 20 mila euro per pubblicizzare il servizio, ma altro discorso è il costo di elettrificazione, per non parlare di un sottopasso che elimini i passaggi a livello di Via Trino e Corso Prestinari. I chilometri da elettrificare sono, infatti, quasi 23 e se si pensa che elettrificare i 26 chilometri della linea Santhià-Biella ha un costo complessivo stimato da RFI pari a 9,5 milioni di euro è facile fare i conti. I passanti ferroviari sotterranei, che devono avere una ridotta pendenza, sono molti difficili da costruire in un’area di risaia come questa e hanno costi esorbitanti. A spanne, si può stimare che per riattivare la Vercelli-Casale, elettrificarla e costruire il passante sotterraneo servirebbero circa 30 milioni di Euro e anni di lavori. Certo la campagna elettorale fa miracoli, ma RFI e la Regione potranno investire 30 milioni in una linea che a regime nel 2012 trasportava meno di 600 passeggeri al giorno?

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