Bilancio Polfer: il disastro di Caluso evento del 2018

I dati del Compatimento Piemonte-Valle d'Aosta.

Bilancio Polfer: il disastro di Caluso evento del 2018
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Bilancio Polfer: Il disastro di Caluso evento del 2018. I dati del Compatimento Piemonte-Valle d'Aosta.

Bilancio Polfer: Il disastro di Caluso evento del 2018

Come le altre specialità anche la Polfer Piemonte a Valle d'Aosta fa il bilancio dell'attività 2018. Il nostro territorio viene ricordato prima di tutto per l'impegno profuso dagli agenti in occasione del disastro ferroviario di Caluso.

Incidente ferroviario Caluso

L’evento paradigmatico del 2018 - si legge nel report - che ha segnato in modo indelebile la memoria professionale di ogni operatore Polfer intervenuto, è e rimarrà il disastro ferroviario di Caluso, nella notte tra il 23 e il 24 maggio, dove personale della Specialità: insieme alla Questura, ai Carabinieri, agli enti di soccorso sanitario e tecnico, ha gestito le delicate fasi di soccorso ai 25 feriti e assistenza alle famiglie delle due vittime, il macchinista di Trenitalia e un cittadino rumeno addetto alla scorta del trasporto eccezionale su strada; insieme a RFI ha gestito la complessa messa in sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria e dei convogli; coordinato dalla Procura di Ivrea, insieme alla Polizia Stradale, ha avviato gli accertamenti tecnici specialistici, proseguiti nei giorni e settimane successivi, per stabilire la dinamica dell’incidente, ruoli e ambiti di responsabilità; per dieci giorni ha presidiato continuativamente la zona a custodia del passaggio a livello, dell’area e dei mezzi sottoposti a sequestro dalla A.G., per preservare l’integrità delle fonti di prova.
Prosegue, invece, la vicinanza ai familiari del macchinista così come ai familiari delle tante giovani vite terminate prematuramente sui binari nel 2018, familiari che la Polfer ha incontrato nei momenti più dolorosi, cui rimane legata da un fil rouge che dà senso alla funzione di sicurezza ferroviaria, aiutando vittime e soccorritori insieme.

I numeri dell'attività

Il monitoraggio costante nell'arco dell'anno ha riguardato le stazioni di entrambe le regioni, sia le principali che gli scali minori privi di presidi permanenti.

Durante tutto il 2018, gli operatori del Compartimento hanno proceduto a controllare ed identificare complessivamente 99.438 persone di cui n. 32.178 straniere e 4.253 minori.

Del totale, 38.107 sono gli identificati a bordo treno.

Le persone arrestate sono state 44, mentre quelle indagate a piede libero 727.

4.350 i veicoli controllati lungo il perimetro delle stazioni e nei piazzali antistanti, con 595 violazioni al Codice della Strada contestate.

Nell’espletamento dei servizi specifici sopra accennati sono state sequestrate 35 armi, di cui n. 27 da taglio e n. 8 improprie; tra lo stupefacente sequestrato, nel corso dei quotidiani servizi di controllo ai pendolari, specie ragazzi e giovani, oltre 4 kg di marijuana e decine di pezzi di droga sintetica.

Massiccia vigilanza nelle stazioni e sui treni

Ben 12.662 servizi di vigilanza nelle stazioni F.S. con pattuglie in uniforme appiedate e, negli scali maggiori del capoluogo torinese, effettuati sia negli scali ferroviari che a bordo treno; in n. 618 pattuglioni straordinari, tra cui numerosi servizi preventivi di bonifica negli scali, realizzati anche con l’ausilio del Reparto Mobile e di Unità Cinofile antisabotaggio e antidroga posti a disposizione dalla Questura di Torino, oltre che del Reparto Prevenzione Crimine posto a disposizione dalle Questure del territorio.

Sono stati garantiti servizi di scorta dei treni con  4462 operatori specializzati, a bordo di 11.272 convogli ferroviari.

Diminuiti i delitti

Diminuiti i delitti consumati in ambito ferroviario,  693, contro 848 del 2017, 1114 del 2016 e 1112 del 2015.

Attenzione anche per comportamenti indebiti come l'attraversamenti di binari e passaggi a livello che risultano ancora essere tra le cause principali di investimenti mortali, nonché l’occupazione abusiva di carrozze in disuso. In tutto elevate 392 sanzioni.

Assistenza a persone vulnerabili

Numerose persone particolarmente vulnerabili, quali minori, anziani, persone malate, confuse, o comunque in difficoltà, sono state intercettate e assistitre sia nelle stazioni che a bordo treno; nel 2018 sono state rintracciate 66 persone scomparse, di cui 47 minori che si erano allontanate dalle proprie abitazioni, da centri di accoglienza o comunità.

Esemplare il caso di Santhià

Nel nostro territorio è stato esemplare in tal senso l'operato della Polfer di Santhia che ha ritrovato un’anziana signora allontanatasi da una casa di riposo di Biella e rintracciata in stazione a Santhià a maggio.

Non sono mancate indagini di largo respiro. Ad Alessandria a luglio è stato stroncato un traffico di 860 veicoli con intestazione fittizia con conseguente danno all’Erario per centinaia di migliaia di euro e il deferimento alla A.G. dei responsabili, il tutto nato da un rituale controllo viaggiatori, sprovvisti di biglietto, a bordo treno.

Ancora ad Alessandria una complessa indagine ha permesso il sequestro prima e la confisca poi di una ditta adibita alla lavorazione di metalli: 60 tonnellate di metalli sequestrate di cui 9 di rame, oltre 50 indagati per reati ambientali, ricettazione di metalli pregiati, evasione delle imposte.

Contrasto all'immigrazione clandestina

Il 13 luglio, nello scalo merci di Novara Boschetto si è conclusa un’importante fase di un’indagine volta a contrastare il favoreggiamento all’immigrazione clandestina di stranieri verso il centro/nord Europa via Domodossola/Svizzera. I controlli Polfer hanno permesso di rintracciare e mettere in sicurezza 11 cittadini nigeriani, tra cui donne alcune in stato di gravidanza, ricoveratisi in un container con destinazione oltreconfine; già il 3 dello stesso mese erano stati rintracciati 6 stranieri intenzionati ad utilizzare treni merci per dirigersi all’estero ed il prosieguo dell’attività ha permesso ancora il 24 di trovare altri due stranieri nascosti in un treno merci diretto a Novara.

Meno aggressioni ai capitreno

Significativi i risultati di polizia giudiziaria raggiunti. Il dato più positivo è la flessione delle aggressioni fisiche a Capitreno, passato dalle 44 del 2017 alle 14 del 2018, su un totale di 59 episodi, tra aggressioni fisiche e cosiddette verbali, del 2017 scesi a 41 nel decorso anno, per 22 dei quali sono peraltro stati già identificati e deferiti all’AG i relativi autori.

Furti e ritrovamenti

Nell’ambito dei servizi a bordo treno e in stazione, nel torinese numerosi sono gli indagati per furto, ma anche gli arrestati, dalla sottrazione di uno smartphone sul TGV, a gennaio, sull’Intercity notte Torino PN – Roma a febbraio, a bagagli e PC persi di vista nell’atrio di Porta Nuova, fino ad una recente rapina ai danni di un minore sulla Torino Cuneo, finita con un arrestato e un indagato. Nell’espletamento dell’attività di repressione di reati, sono stati altresì effettuati mirati servizi volti al contrasto dei furti di rame in ambito ferroviario. Ad Asti a marzo sono stati colti sul fatto due fratelli di etnia slava che, dopo aver trafugato cavi di rame in linea, erano intenti a caricarli su furgone.

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