Agenzie immobiliari: Vercelli verso accordo anti abusivi

La proposta in un incontro svoltosi in città.

Agenzie immobiliari: Vercelli verso accordo anti abusivi
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Agenzie immobiliari: Vercelli verso accordo anti abusivi. La proposta in un incontro svoltosi in città.

Agenzie immobiliari: Vercelli verso accordo anti abusivi

A Vercelli si va verso un’intesa tra Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali), Polizia municipale e Camera di commercio per mettere all’angolo i mediatori immobiliari abusivi.

Torino ha fatto da apripista nazionale per la Fiaip, siglando due anni fa un protocollo di reciproca collaborazione in tema di formazione e competenza da condividere tra i protagonisti coinvolti.  Sulla scia di quanto è avvenuto nel capoluogo piemontese, anche la provincia di Vercelli sta andando nella stessa direzione. “

"Sono soddisfatto che l’argomento sia condiviso dalle forze dell’ordine municipali e dalla Camera di commercio e che ci sia una reciproca manifestazione di intenti per l’apertura di un tavolo di lavoro congiunto”, ha commentato il presidente regionale della Federazione Paolo Papi al termine del convegno che si è svolto ieri pomeriggio in via Borgogna, alla presenza del segretario generale della Cciaa Biella e Vercelli, Gianpiero Masera e al comandante della polizia municipale di Vercelli Roberto Riva Cambrino.

Il 77% degli immobili ha delle magagne

“D’altra parte - ha aggiunto Papi - i numeri sono importanti e parlano chiaro: circa il 77% degli immobili in vendita in Italia ha qualcosa da sistemare, spesso con problemi onerosi di urbanistica e di catasto. Se ci si affida a un faccendiere, a un segnalatore di condominio o a un intromettitore immobiliare, i primi a farne le spese sono i consumatori finali, quindi i cittadini”.

“Ci sono informazioni tecniche e mirate che gli agenti di polizia non sempre possiedono, per questo è importante fare rete e condividerle”, ha sottolineato il presidente regionale facendo riferimento anche alla specifica abilitazione con tanto di patentino che un vero agente immobiliare deve avere dopo un corso e due esami, mentre circa il 16% degli iscritti in molte Camere di Commercio come mediatore immobiliare di fatto non lo è.

Ci sono anche casi in cui è più complesso individuare l’attività abusiva: “Se ci si limita a verificare partita Iva e iscrizione alla Camera di commercio, le irregolarità non saltano fuori, ma il fenomeno dell’abusivismo - ha concluso Papi – non riguarda solo singoli individui ma anche agenzie strutturate con tanto di negozi e vetrine”.

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