Sicurezza scuole ipocrisia della politica

Dura nota del Presidente della Provincia di Vercelli sulle giornate dedicate al tema.

Sicurezza scuole ipocrisia della politica
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Sicurezza scuole Il Presidente della Provincia di Vercelli Carlo Riva Vercellotti bacchetta Pentenero e la Ministra Lorenzin.

Sicurezza scuole  Carlo Riva Vercellotti all'attacco

L’assessore regionale, Gianna Pentenero ha promosso la giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, che si celebra mercoledì 22 e giovedì 23.

Questo in memoria del tragico evento avvenuto presso il Liceo Scientifico Darwin di Rivoli, nel 2008. Nelle motivazioni si parla di "riflessione, azione comune, sensibilizzazione della comunità scolastica".

Ma il Presidente della Provincia di Vercelli Carlo Riva Vercellotti, in una dichiarazione a margine del convegno sulla sicurezza delle scuole organizzato dall’USP di Vercelli, non ha dubbi. "Ma quale sicurezza senza risorse?".

E poi motiva questa sua posizione.
"Care assessore e ministro, ci vuole un certo coraggio a promuovere una simile iniziativa. Molto lodevole non fosse che le uniche persone che hanno bisogno di essere sensibilizzate siete proprio voi.

Da anni chiediamo, invano, aiuto a Stato e Regione. Senza risposte.

Ciò che chiediamo è semplice semplice: riavere quell'autonomia persa a colpa prelievi statali sulle nostre entrate addirittura superiori alle stesse".

Dobbiamo sempre battere i pugni sul tavolo

“Abbiamo letto di vagonate di milioni già arrivati e di altri in arrivo per il Piemonte.

La verità è che il Governo ha appena proposto uno stanziamento per le scuole di 1 miliardo di euro, escludendo le Province e gli istituti superiori, ed altri 350mln di euro dedicati solo alle scuole del sud Italia, come se ci fossero studenti da preferire rispetto ad altri in base ad età e provenienza.

Ciò che ancora più assurdo - continua infatti il Presidente - è che nella programmazione futura, non fosse stato per l'intervento, poco istituzionale ma efficace, delle Province nella Conferenza Unificata di giovedì scorso, sarebbe arrivata l'ennesima umiliazione agli studenti delle superiori.

Siamo infatti riusciti ad ottenere il rinvio ad un incontro con Comuni e Regioni per chiedere di avere una riserva in base al numero degli studenti.

Ma è pura follia, ogni volta, dover lottare e battere i pugni per avere giustizia. Come è una follia che, dopo aver eliminato ogni forma di autonomia, dobbiamo, di grazia, sperare in bandi già sapendo che non rispondono agli effettivi bisogni del mondo scolastico”

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