Rattoppi malfatti in corso San Martino

Decine di cittadini si sono lamentati. La Lega dà voce alle loro osservazioni.

Rattoppi malfatti in corso San Martino
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Rattoppi malfatti in corso San Martino. Decine di cittadini si sono lamentati. La Lega dà voce alle loro osservazioni.

Rattoppi malfatti in corso San Martino

In seguito a numerose proteste pervenute dai cittadini la Lega di Vercelli, in una nota firmata dal vicesegretario provinciale Gian Carlo Locarni, contesta il modo con cui sono stati rifatti gli asfalti nel viale di Corso San Martino e ritorna sulla questione dello smembramento in tre tronconi dell'assessorato all'Ambiente. Pubblichiamo anche altre due foto dell'area.

Lamentele dei cittadini

In questi giorni stiamo assistendo al rattoppo con una precaria messa in sicurezza di alcune parti realmente disastrate di Corso San Martino.

Chi risiede in quella determinata zona o chi vi passa abitualmente non ha potuto fare a meno di segnalarci come da mesi quel tratto di Vercelli sembrasse dimenticato, come in una sorta di oblio senza tempo. Panchine al limite di una condizione fatiscente, erba incolta e transenne a ridurne la fruizione.

Nonostante le sottolineature della signora Forte, atte a smentire che vi sia stato uno smembramento dell'assessorato all'ambiente cittadino come da noi percepito, anzi sottolineature che portavano ad un rafforzamento secondo la signora sindaco pro tempore di Vercelli, dato che vi erano tre persone,compresa lei stessa, nel gestire le deleghe in capo a tale assessorato.

Ebbene se oltre alle affermazioni, alle quali oramai ci siamo assuefatti, fossero stati intrapresi dei veri percorsi migliorativi saremmo noi a cospargerci il capo di cenere ed invece dobbiamo assistere all'ennesimo atto amministrativo di facciata e che anche all'occhio meno esperto,appare come un rattoppo fine a se stesso. Parafrasando si potrebbe affermare che la toppa è peggio del buco.

"Catrame livellato in qualche maniera"

Catrame livellato in qualche maniera che lascia il tratto, percorso anche da molte persone anziane, al limite della percorrenza in sicurezza, radici parzialmente ricoperte dal catrame stesso, senza dimenticare che l'erba incolta non è nemmeno stata presa in considerazione.

Ora che tre assessori con una quota parte di deleghe ambientali in capo ad ognuno di loro, siano meglio che un assessore unico con tutte le deleghe afferenti a tale assessorato, come dichiarato dalla signora Forte, rimane una forzatura certificata da codesti lavori. Suggerisco umilmente di non "sviare" . il tema con una semplice affermazione in cui si potrebbe dare l'onere dell'intervento al settore lavori pubblici, perché bisogna ricordare che vi è espressamente citato nelle deleghe comunali il decoro pubblico.

Tre teste non sono meglio di una

Sentendo i commenti e suggerimenti delle decine di persone, le quali hanno dato evidenza di tale lavoro che ai più sembrerebbe approssimativo, ci domandiamo quale rafforzativo abbia avuto lo smembramento dell'assessorato in questione.

Non vorremo che nel prendersi in carico in tre parti un assessorato che per delicatezza ed importanza andrebbe seguito da una persona sempre e comunque e non in modo frazionato, si sia persa la paternità di chi debba intervenire. Auspichiamo che vi sia una cabina di regia unica, cosa che non vi è stata in questi quattro anni.

Prenda esempio dalla provincia, la quale nonostante l'ingente taglio dei trasferimenti economici, frutto anche di una pseudo riforma targata Delrio ministro di colore amico del sindaco Forte, non ha perso la capacità di tenere le strade di competenza nel miglior modo possibile nonostante, ripeto, un taglio drastico delle economicità a disposizione.

Nel caso non si voglia "copiare" la buona amministrazione provinciale si prenda atto dei suggerimenti che arrivano dai banchi dell'opposizione che, non hanno interesse alcuno, se non quello del buon esito amministrativo.

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