SERVIZI SCOLASTICI: "Dal Comune solo propaganda, vogliamo fatti"

Il comitato di genitori non crede alle promesse di riduzione delle tariffe e incalza l'amministrazione appoggiato dal consiglie comunale pentastellato Brusco.

SERVIZI SCOLASTICI: "Dal Comune solo propaganda, vogliamo fatti"
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Il comitato di genitori non crede alle promesse di riduzione delle tariffe e incalza l'amministrazione appoggiato dal consiglie comunale pentastellato Brusco.

Il neonato Comitato Servizi Scolastici, formato dai genitori degli alunni, e il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Adriano Brusco non sono per nulla soddisfatti dall'ultima delibera sulle tariffe dei servizi erogati dal Comune, molto vaga e che di fatto non muta per ora la realtà che le famiglie devono subire un vero e proprio salasso per gli aumenti stabiliti che, forse, ma solo forse, per alcuni nuclei famigliari potrebbero rientrare, ma non si sa bene quando.

"Considerando che la partenza del servizio non è stata ben organizzata - spiegano dal Co.Se-Sco - tanto che di fatto i genitori hanno lamentato ritardi e assenza di operatori ,che il servizio è garantito fino a data da destinarsi e che l’ultima delibera pubblicata in merito ai servizi scolastici non ha suscitato soddisfazione nelle famiglie al contrario di quanto si è letto su alcuni giornali dove si citano sconti e riduzioni di fatto non ancora stabilite, le proposte da parte dei cittadini restano invariate".

Per cui si sta preparando una mozione per il prossimo consiglio comunale, suffragata da ben 400 firme di genitori raccolte in pochi giorni, per ottenere risultati concreti e immediati e non chiacchiere.

Le richieste sono: ridurre l’aumento delle tariffe; effettuare un aumento delle stesse in base all’indice istat; valutare la possibilità di modulare le tariffe secondo i paramentri isee; adeguare il numero minimo per l’attivazione dei servizi, richiedendo un numero proporzionato al numero totale degli alunni iscritti presso ciascun plesso scolastico; provvedere ad una riduzione della tariffa dal secondo figlio iscritto in poi; consentire la possibilità di beneficiare dei servizi anche attraverso il pagamento degli stessi mediante “vouchers” per coloro che li utilizzano in modo saltuario.

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