Sabato la mostra sulle icone sacre in San Lorenzo

Durerà solo fino al 10 maggio e dunque da non perdere per chi apprezza questa forma d'arte.

Sabato la mostra sulle icone sacre in San Lorenzo
Pubblicato:
Aggiornato:

Durerà solo fino al 10 maggio e dunque da non perdere per chi apprezza questa forma d'arte.

«Misericordia Dei», l’arte delle icone in San Lorenzo. Nuova suggestiva proposta promossa dall’ufficio beni culturali dell’arcidiocesi di Vercelli che accoglie in una delle più belle chiese, aperta solo in queste occasioni. La mostra si inaugura sabato 7 maggio alle ore 16. Si tratta di un’esposizione di icone contemporanee del maestro Giuseppe Bottione e dei suoi allievi, fra cui anche alcuni vercellesi.
Durerà fino al 10 maggio, bisognerà sbrigarsi quindi, mentre domenica 8 maggio alle ore 16 la professoressa Sania Gùkova terrà una conferenza dal titolo: «Icona, immagine della fede».
La mostra sarà visitabile dalle 9,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 19, martedì 9,30-13, entrata libera.
L’arte dell’icona è annuncio di fede e bellezza e in San Lorenzo ci si atterrà al significato profondo di quella che non è una tecnica pittorica qualsiasi e in fondo non è nemmeno arte sacra ma una meditazione affidata alle forme codificate nei secoli. Ogni Santo o effige di Cristo e della Madonna, ogni angelo, devono essere in quella posa e in quel tale contesto, con tutte le simbologie al posto giusto. «L’arte sacra iconografica, libera da quella chiusura dei sensi che tende a ridurre la realtà solo a quanto è puramente misurabile, e che finisce con l’escludere Dio dal nostro campo visivo. Al contrario l’icona vuole condurre il nostro sguardo al di sopra di ciò che è puramente constatabile sul piano materiale, ed educa ad un nuovo modo di vedere la profondità della realtà». Queste parole del maestro bene indicano qual è lo spirito con cui bisogna accostarsi all’evento.
Espongono: Giuseppe Bottione, Lidia Cavaglià, Rita Falcata, Mariangela Gay, Maria Vittoria Mariano, Giorgia Michi Occhietto, Francesca Miulli, Mariuccia Perinotti, Attilia Pozzo Celoria, Angela Pradel, Ivana Saluto. Tuttavia, avverte il maestro Bottione: «Nelle icone non è mai presente la firma dell’autore. Nello spirito dell’arte cristiana autentica l’autore tende a scomparire perché sia reso manifesto il contenuto del mistero, la dimensione cosmica dell’opera della salvezza».

Seguici sui nostri canali