Occhio alla truffa La Questura avvisa

Arrivano ai commercianti richieste telefoniche a nome della Polizia, sono false.

Occhio alla truffa La Questura avvisa
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Occhio alla truffa La Questura avvisa. Arrivano ai commercianti richieste telefoniche a nome della Polizia, sono false.

Occhio alla truffa La Questura avvisa

E' in corso una truffa telefonica che chiama in causa la Polizia di Stato. Un sedicente incaricato telefona ai commercianti chiedendo se voglio abbonarsi al periodico della Polizia. Lo ha segnalato alla Questura di Vercelli, la titolare di un esercizio commerciale, che denunciava di aver ricevuto una telefonata da parte di un uomo di mezza età, di nazionalità italiana, che proponeva la sottoscrizione dell’abbonamento di una rivista di Polizia.
Il presunto truffatore offriva la possibilità di ottenere, oltre alla rivista, anche dei bollini adesivi da attaccare sul parabrezza dell’auto e sulla vetrina del negozio. L’uomo millantava che, mediante tale acquisto, la titolare sarebbe andata esente da eventuali controlli di Polizia e da sanzioni amministrative.
E non si tratta dell’unico caso. Infatti, sia nei giorni scorsi che nell’anno passato sono giunte segnalazioni che, con la stesse modalità, miravano ad ottenere indebite somme di denaro.

Il promemoria della Polizia

Ricordiamo che l’unica rivista ufficiale della Polizia di Stato è il mensile “Poliziamoderna”, il cui abbonamento annuale costa 24 euro e non viene assolutamente promosso per telefono. I canali ufficiali di vendita sono consultabili sul sito web “poliziamoderna.poliziadistato.it”.
La Polizia di Stato e i suoi appartenenti non propongono abbonamenti, né per telefono né di persona, non vendono beni e non chiedono denaro.
Pertanto, mai acconsentire a proposte che non rispettino le procedure dei canali ufficiali. Laddove sorgano dei dubbi contattate immediatamente la Sala Operativa della Questura di Vercelli.

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