SIAMO VC: "Progetti fermi e città al degrado"

Lettera aperta al sindaco Maura Forte da parte del gruppo dopo le ispezioni di oggi, giovedì 27 ottobre.

SIAMO VC: "Progetti fermi e città al degrado"
Pubblicato:
Aggiornato:

Lettera aperta al sindaco Maura Forte da parte del gruppo dopo le ispezioni di oggi, giovedì 27 ottobre.

Al termine della loro giornata di "ispezioni" i consiglieri del gruppo "Siamo Vercelli", relazionano circa i problemi riscontrati con una lettera aperta al Sindaco Maura Forte. Tanto per dirne una hanno verificato che alla scuola infanzia del rione Concordia, oltre a non esservi traccia di lavori per il famoso montascale per il bambino disabile vi sono infiltrazioni che allagano il corridoio e manca il pluviale (vedere le foto inviateci dai "Siamo".

Ma ecco il testo della lettera aperta così come pervenuto

"Gentile professoressa Forte

(il titolo di sindaco risulta inappropriato rispetto al lavoro che lei (non) sta svolgendo)

Oggi abbiamo verificato, con sopralluoghi diretti, che la situazione delle scuole elementari vercellesi è ancora piena di problemi: ci sono impianti di riscaldamento che non funzionano, tetti e pluviali “bucati" e intonaci che si staccano, dotazioni inadeguate (a partire dai banchi degli alunni).

Inutile dire che lo stato di abbandono delle scuole rappresenta un esempio - forse il più lampante - dell’incuria che la sua Amministrazione sta adottando come stile di gestione della città.
Vale anche la pena di segnalare che, su questo tema, c’è un impegno preciso, assunto in Consiglio comunale il 28 luglio scorso, a dare la priorità assoluta a questi problemi e a riferirne entro 90 giorni. 90 giorni che scadono domani e che, come mille altre volte, scadranno senza che si sia fatto nulla.

L’incuria generale, questo sì è un grave problema.
E’ un’incuria che si manifesta, oltre che nelle scuole, nello stato delle altre opere abbandonate della città: piscina, museo dello sport, ex Enal, Sant’Andrea, ...

Piscina
La sua Amministrazione sembra aver rinunciato al progetto di costruzione del nuovo impianto, pare che abbiate deciso che ci penserà il prossimo sindaco.
Né si può parlare di mancanza di soldi: la svendita di Atena, le risorse sbandierate per la rivalutazione delle periferie … più semplicemente i fondi “incagliati” sul museo dello sport sarebbero più che sufficienti!

Impianti fermi
Museo dello Sport di via Derna, ferita aperta nel cuore della città.
Ex Enal, terminata da oltre un anno e mezzo e tuttora inutilizzata.
Locali ristrutturati nell’area dell’ex parcheggione - con grosso impegno di risorse pubbliche, su cui non sapete che pesci pigliare per riempirli.

Sant’Andrea
Anche qui è tutto fermo, nonostante la mozione del 19/3/15 per la Fabbrica del Sant’Andrea sia stata approvata all’unanimità dal Consiglio 
- mentre rischiamo che il FAI si riprenda i soldi stanziati per la comunicazione.

Incuria totale.
Un’incuria che si manifesta tutti i giorni nella situazione di degrado e di sporcizia della città.
E nella mancanza di ogni progettualità.
Dopo lo spolvero con cui avete lanciato il piano strategico - assegnato maldestramente a Mecenate90 - non si parla più di futuro della città, di scenari di sviluppo, di ambizioni. Né lei ha mai ritenuto di informare il Consiglio dell’interruzione dei lavori di Mecenate90.

E’ un’incuria che si manifesta nella marginalità che la sua Amministrazione assegna al Consiglio comunale.
In barba alle previsioni di legge (Testo Unico degli Enti Locali DL267/2000, art. 42: Il consiglio è l'organo di indirizzo e di controllo politico - amministrativo), il Consiglio è continuamente calpestato, è sede di dibattiti sterili e inutili.
Basta scorrere l’elenco delle mozioni inevase, già sottoposto da SiAmo Vercelli attraverso la cosiddetta MOZIONE DELLE MOZIONI del 31/3/2016.

Siccome le prerogative del Consiglio comunale sono continuamente violentate, SiAmo Vercelli non ha partecipato alla seduta di oggi.

Cara professoressa,

il Consiglio comunale rappresenta i cittadini: ignorandolo, lei non ascolta le istanze dei cittadini, non dà seguito alle loro richieste.
L’ormai famoso ritornello “stiamo lavorando”, ripetuto come una litania in ogni occasione pubblica e di fronte a ogni impegno, non può più bastare.
E’ ora di lavorare seriamente".

Seguici sui nostri canali