Paradise papers otto i piemontesi in lista

L'elenco pubblicato da L'Espresso non tocca Vercelli.

Paradise papers otto i piemontesi in lista
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Paradise papers sono otto i piemontesi in lista.

Paradise papers in Piemonte

Diciamo subito che non ci sono vercellesi, almeno non a questo punto delle rivelazioni. Oggi "L'Espresso" ha pubblicato l'elenco degli italiani che hanno conti nei paradisi fiscali. VAI ALL'ELENCO

Non tutti sono concordi nel ritenere la presenza in questa lista come la prova di evasione o elusione fiscale... certo che l'ipotesi è tuttavia concreta.

Per la cronaca i piemontesi in lista sono i seguenti
A Torino
Devasini Giancarlo, imprenditore informatico della ditta "Tether Holdings Limited" con conto nelle Isole Vergini Britanniche;
Chiusano Niccolò Caissotti, console onorario di Montecarlo alle Bahamas, referente di "PdMV Capital Ltd e PdMV hedge Diversified Ltd" con conto alle Bermuda;
Marenco di Santarosa Enrico già manager di Banca Reale Mutua, riferimento azienda "Antares Investment management Limited", conto alle Bermuda;
Passaleva Giancarlo, presidente Unione Geotermici d'Italia, ex manager Enel, Energia Global International Ltd, Bermuda;
Rossi de Montelera Lorenzo, imprenditore (ex Martini & Rossi, ora Birks & Mayors), "Rohan Private Trust Company Ltd", Bermuda;
Rossi Giampiero, produttore di macchine del caffè (Frs Global Coffee Pods Ltd), Bermuda.
Ad Asti
Nosenzo Claudio Piero Rino, "Johnson Electric Intellectual Property Limited", fondi basati ancora alle isole Bermuda.

Il più vicino a Vercelli è Drago Marco, manager di Deagostini Group, "The RDF Employee Benefit Trust, Schering-Plough China Limited, Sol Limited,Brazil Holdings Ltd, S-P Bermuda" conto basato a Jersey.

Come si vede ai piemontesi piacciono le Bermuda...

La posizione di Sinistra Italiana

Sul caso si è espresso anche Marco Grimaldi segretario di Sinistra Italiana: “Non è certo una novità. Oltre la metà di tutti gli attivi bancari e un terzo dell'investimento diretto estero, effettuati dalle imprese multinazionali, vengono dirottati offshore. Proprio per questo, per noi il problema ora è un altro: i rapporti IRES sull’Irap mostrano un’evidente erosione dell’imponibile domestico relativo alla tassazione d’impresa, dipendente dalla localizzazione degli asset produttivi, ossia dal fenomeno del profit shifting. Qualcuno se ne vuole occupare?”

 

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