Pronto soccorso in tilt per cadute e influenza

L'Asl ha confermato quanto girava sui social: venerdì 13 gennaio c'è stato un picco pazzesco di accessi al Pronto Soccorso dell'Ospedale Sant'Andrea. 

Pronto soccorso in tilt per cadute e influenza
Pubblicato:
Aggiornato:

L'Asl ha confermato quanto girava sui social: venerdì 13 gennaio c'è stato un picco pazzesco di accessi al Pronto Soccorso dell'Ospedale Sant'Andrea. 

Giornata campale al Pronto Soccorso di Vercelli quella di venerdì 13 gennaio. Il reparto è stato letteralmente preso d'assalto: in tutto 140 accessi contro gli 80 nei giorni normali, più di 50 i traumi con il 70% in più di fratture, influenza e anche polmoniti sono persone di tutte le età ma le fasce più deboli sono anziani e bambini, ecco il comunicato dell'Asl

«In relazione alla situazione climatica ed al contestuale picco influenzale, che spesso provoca complicanze nelle categorie di pazienti con maggiore fragilità, in queste ore sussiste una situazione di affluenza eccezionale nel Pronto Soccorso dei nostri Presidi Ospedalieri. 
Ai pazienti consigliamo di non esporsi inutilmente a rischio di cadute o raffreddamenti – precisa il Direttore Generale Chiara Serpieri - restando per quanto possibile al proprio domicilio. Tuttavia l’Azienda ha predisposto le opportune misure organizzative per garantire l’adeguata assistenza clinica e nel contempo mantenere l’ordinaria operatività in relazione all’eccezionalità della situazione. Il personale medico e di assistenza ospedaliera si sta adoperando con responsabilità, professionalità e spirito di servizio per superare tale contingenza, che potrà perdurare anche nei prossimi giorni e che sarà monitorata con attenzione”.

Stante questo afflusso ai Pronto Soccorso – consiglia il Direttore del DEA Roberta Petrino – invitiamo i nostri pazienti, in particolar modo gli anziani e i bambini, a rivolgersi al Pronto Soccorso solo nel caso di evidente e reale necessità, tenendo in adeguata considerazione i consigli terapeutici e di comportamento forniti dai Medici della Continuità Assistenziale (Guardia Medica) e del proprio Medico di Famiglia”».

 

Seguici sui nostri canali