Disastro Trenitalia: in ritardo il 79% dei TO-MI

Lo rivela il rapporto mensile dei Pendolari.

Disastro Trenitalia: in ritardo il 79% dei TO-MI
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Disastro Trenitalia: in ritardo il 79% dei TO-MI. Lo rivela il rapporto mensile dei Pendolari.

Disastro Trenitalia: in ritardo il 79% dei TO-MI

"E' stato registrato un ritardo sul 79,2% dei viaggi effettuati; è bene ricordare a Trenitalia che il ritardo dovrebbe essere un'eccezione, non la consuetudine".

Questa è la conclusione del report mensile che il Comitato dei Pendolari Vercelli-Novara-Milano invia all'assessore regionale ai Trasporti Balocco. E' la sintesi estrema di un disservizio ingiustificabile che continua da mesi.

Carrozze non all'altezza

Inoltre i pendolari riferiscono: "i treni continuano ad essere formati da carrozze non all'altezza dello standard qualitativo dei Regionali Fast. Secondo Trenitalia, l'uso delle carrozze a doppio vestibolo centrale avrebbe dovuto essere temporaneo ma così sembra proprio non essere; anzi, la composizione dei Regionali Fast è persino peggiorata, visto che i convogli sono ormai ridotti ad un'accozzaglia di vagoni presi qua e là da diversi treni".

I numeri del disservizio

Ma ecco la tabella dei parametri  controllati dai pendolari nel mese di marzo.

Viaggi totali monitorati a Marzo: 72
Biglietti controllati: 20 ( 27,8% )
Treni in orario: 15 ( 20,8% )
Viaggi con ritardo inferiore a 5': 28 ( 38,9% )
Convogli con ritardo superiore a 5': 29 ( 40,3% )
Totale minuti di ritardo a febbraio: 329 ( 5,5 ore )

E i furbi sono tutelati

Riguardo il controllo dei biglietti è sempre "ridotto al minimo con buona pace di chi viaggia senza averne diritto rimanendo, di fatto, impunito".

 

Commenti
pendolare

Il controllo è minimo, a volte ho la tentazione di non rinnovare l'abbonamento annuale. In più quella volta che il controllore passa e trova qualcuno senza biglietto la manfrina è sempre la stessa: "Hai i soldi per la multa?" "No soldi" "Allora scendi alla prossima" salvo poi risalire su un altro vagone, e così si arriva fino a destinazione...

Emanuele

Buonasera. Io sono un pendolare sulla tratta Torino-Varese (via Rho). Non riesco a contare le volte in cui il treno si ferma a metà corsa "perché il macchinista non si è presentato", mandando a monte la coincidenza, o quelle in cui una corsa è bellamente cancellata per "improvvisa irreperibilità del personale". Ovviamente, il venerdì sera o nei festivi questi "imprevisti" sono più frequenti, praticamente la regola, con ore e ore, ogni volta, di inutile attesa. Come è possibile che l'affidabilità dei treni pubblici sia subordinata al capriccio dei dipendenti? Come è possibile che la cosa avvenga nella più totale impunita'? È possibile portare avanti, con il comitato che ha portato avanti l'indagine, una class-action? Grazie, buonasera.

Johannes

Nei mesi tra 2016 e 2017 in cui mi recavo abitualmente a Torino ho spesso rilevato ritardi anche fino a 20 minuti tra Vercelli e Porta Susa. A ciò va aggiunta l'indecenza dell'overbooking (ho spesso viaggiato in piedi) e degli inservienti pluriservizi con tute arancioni e/o giacchette verdi So.Co.Fat. e Coopservice che devono circolare tra i passeggeri anche a treni ancora fermi in stazione, intralciando chi è appena salito e sta ancora cercando un posto a sedere. Ancora una volta, liberalizzazioni e cooperative sociali pluriservizi concorrono a produrre solo disservizi e disagi per i cittadini.

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